Bollette luce, in Italia le più alte d'Europa: il mercato libero non conviene

Fine del mercato tutelato ma nel 2023 due consumatori su tre (66,8%) hanno sottoscritto - sul mercato libero - un contratto a prezzo fisso

di Redazione Economia
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Bollette della luce: in Italia le più care in Europa, peggio solo la Germania

Da poco più di dieci giorni è terminata la tutela dell’energia elettrica in Italia, un cambiamento significativo nel panorama energetico del paese. Tuttavia, l'attuale situazione rivela alcuni dati emersi dalla relazione annuale di Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

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Secondo quanto riferito dal presidente Stefano Besseghini, e come riportato da La Repubblica, dei 12 milioni di consumatori che erano precedentemente sotto tutela, solo 3,6 milioni di vulnerabili hanno scelto di rimanervi, mentre gli altri 8,4 milioni sono passati al mercato libero. Questo risultato appare contro intuitivo considerando che, a oggi, il mercato libero non sembra offrire offerte più convenienti rispetto alla tutela.

È evidente una tendenza dei consumatori vulnerabili a optare per il mercato libero, nonostante il regime di tutela sembri ancora più vantaggioso dal punto di vista economico. Tuttavia, molti potrebbero non essere pienamente informati delle opzioni a loro disposizione o potrebbero non avere consapevolezza dei vantaggi di rimanere sotto tutela. In ogni caso, i consumatori con difficoltà economiche possono beneficiare del bonus sociale, che garantisce uno sconto significativo sulla bolletta energetica.

Un altro aspetto rilevante sono le Tutele Graduali, un regime transitorio che include tutti i non vulnerabili che non hanno scelto alcun operatore entro il 30 giugno. Questo regime è stato confermato come il più conveniente in assoluto, offrendo un risparmio annuale di circa 113 euro per i consumatori. Nonostante gli sforzi di Arera e delle associazioni di consumatori per incentivare il passaggio al regime-cuscinetto entro la scadenza, solo 3,6 milioni di clienti si trovano sotto le Tutele Graduali, mentre ben 14,7 milioni sono nel mercato libero. Questo potrebbe essere attribuito alla percezione che le offerte disponibili sul mercato libero siano poco attraenti rispetto alle tariffe regolate.

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Una tendenza interessante emersa nel 2023 è stata la preferenza dei consumatori per i contratti a prezzo fisso sul mercato libero, con due consumatori su tre che hanno scelto questa opzione. Un fenomeno che avviene nonostante le tariffe variabili, in alcuni casi, possano offrire un risparmio maggiore, come confermato dalle analisi di Arera.

Impatti dell'aumento delle bollette e l'incidenza europea

Nonostante ciò il 2023 ha visto un aumento significativo delle bollette energetiche in Italia, che hanno raggiunto la media di 38,6 centesimi al kilowattora per la luce, rendendo il paese uno dei più costosi d'Europa dopo la Germania. Questo contesto ha probabilmente influenzato le scelte dei consumatori italiani, che sembrano preferire la certezza di tariffe fisse, anche a fronte di un costo leggermente superiore.

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