Borse mondiali, contraddittorie le attese degli analisti per i prossimi mesi
Quali i comparti che potrebbero crescere e quali rallenteranno secondi gli osservatori
Borse, si apre la campagna delle trimestrali
Si è aperta "quasi" ufficialmente la campagna delle trimestrali con le indicazioni di JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup. Con particolare attenzione verso quelle che hanno guidato i rialzi delle Borse nei primi sei mesi dell’anno e soprattutto su quali sono le attese per la seconda metà dell’anno. Dopo il buon andamento dei mercati mondiali nella prima metà dell’anno (nonostante la spada di Damocle della possibile recessione che potrebbe partire dagli Stati Uniti ed allargarsi in Europa) i conti del secondo trimestre rappresentano un buon indicatore sullo stato di salute dell'economia.
Secondo Barclays, la maggioranza degli analisti prevede un calo dell'utile per azione compreso tra il 13% e l'8% rispettivamente in Europa e negli Stati Uniti. Quali saranno i settori più up e quelli che faticheranno di più secondo molti osservatori? In primis le società di servizi che stanno mantenendo una maggiore forza, coerentemente con quanto fatto negli ultimi mesi. I servizi, a differenza del manufatturiero, sono riusciti a difendersi dalle criticità dell’inflazione (tassi in salita) rimanendo positivi.
Borse, i comparti che potrebbero essere up o down
L’ottimismo degli esperti si concentra anche su utilities, banche, telecomunicazioni e comparto del lusso. Lo stesso ottimismo non sembra esserci per le compagnie petrolifere, per quelle tecnologiche e per le imprese che operano nel mercato dei metalli e minerario. Tradizionalmente, i periodi di tassi in crescita esercitano pressioni sugli utili, sollevando interrogativi sui trend nel medio termine. Le società di investimento hanno già abbassato le previsioni accellerando la revisione al ribasso delle loro stime ma gli analisti di MacroYield sono convinti che le prossime trimestrali avranno difficoltà a influenzare positivamente il mercato. Ed in ogni caso tutti gli osservatori rimangono attenti soprattutto all’economia americana ( in crescita) a quella cinese ed europea (entrambe in rallentamento) e a quelle imprese esposte in quei paesi.
Borse, molta attenzione alle economie di Usa, Cina ed Europa
In particolare molta attenzione vi è sulla “guerra” più o meno sotterranea tra Cina e Stati Uniti soprattutto sulle limitazioni all’export di materiali “preziosi” come gallio o germanio o altri materiali utili per i microchip. Un aspetto ritenuto preoccupante per le società di analisi è l’elevato indebitamento delle imprese, soprattutto in un momento in cui i tassi di interesse sono in rialzo e le banche stringono i cordoni nelle concessioni di credito. Finora il rialzo dei tassi non si è fatto sentire sui conti delle imprese. Con i tassi zero molte società quotate si sono indebitate a prezzi bassi per un periodo di tempo prolungato. Quando dovranno rinegoziare i prestiti a tassi variabili le criticità si faranno sentire. Secondo Moody's, invece, l'impatto del rialzo dei tassi di interesse sta cominciando a farsi sentire con le insolvenze societarie, aumentate molto, così come i fallimenti, a livelli che non si vedevano dal 2010. Insomma ancora un mercato un mercato mondiale ancora complicato e contraddittorio, ricco di molte ombre e poche luci, dove anche gli stessi osservatori non si spingono a previsioni molto decise.