Carne coltivata, anche gli Usa la vietano: chi trasgredisce rischia il carcere
Alabama e Florida hanno approvato leggi che vietano la produzione e la vendita dell'alimento
Carne coltivata, gli Stati Uniti ci ripensano: dopo la Florida, anche l'Alabama la vieta
Mentre la ricerca avanza a passi da gigante, i governi sembrano retrocedere a grandi falcate. La carne coltivata, quella ottenuta da cellule animali cresciute in laboratorio, è stata vietata anche negli Stati Uniti. Il 7 maggio, il governatore dell'Alabama, Kay Ivey, ha firmato una legge che ne rende illegale la produzione, la vendita e la distribuzione, con pene fino a tre mesi di reclusione e una multa di 500 dollari. Solo pochi giorni prima, il governatore della Florida, Ron DeSantis, aveva adottato una misura simile. Così l'Alabama diventa il secondo stato a bandire la carne coltivata.
Negli Stati Uniti, solo due aziende avevano finora ottenuto l'autorizzazione a vendere carne coltivata, ma ora è stata addirittura bandita dai ristoranti. Da qui l'astio dei sostenitori: "Con queste leggi retrograde, i politici dell'Alabama e della Florida stanno calpestando la libertà di scelta dei consumatori e criminalizzano l'innovazione agricola", ha dichiarato Pepin Andrew Tuma, direttore legislativo del Good Food Institute, un'organizzazione no-profit che promuove alternative alle proteine animali.
LEGGI ANCHE: Allevamenti intensivi, ecco perché (per ora) non possiamo farne a meno
Seppure la legge dell'Alabama preveda un'eccezione per gli istituti di istruzione superiore, diverse aziende di carne coltivata si stanno opponendo ai divieti, sostenendo che i governi statali non dovrebbero decidere cosa possono mangiare i consumatori e accusando la politica di soffocare una tecnologia che promette carne a basso impatto ambientale e senza sfruttamento animale. Tuttavia il disegno di legge dell'Alabama, proposto da Jack Williams, vicepresidente della Commissione per l'agricoltura, la conservazione e le foreste del Senato statale, ha ottenuto il via libera sia alla Camera che al Senato. La legge entrerà in vigore nell'ottobre 2024.