Caro affitti, Invimit scende in campo: via al progetto Opa per gli studenti
La società partecipata al 100% dal MEF ha approvato un approvato il progetto Opa. L’obiettivo è realizzare nuove residenze destinate agli studenti
Invimit lancia Opa, il progetto che concentra in un unico fondo immobiliare un numero elevato di asset pubblici
Caro affitti, disagio sociale e diritto allo studio: Invimit, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, scende in campo per dare il suo contribuito in tema di accessibilità abitativa. Il consiglio di amministrazione dell’azienda ha infatti approvato un nuovo progetto dal titolo “Opa”. Si tratta di uno strumento ideato dalla Sgr per acquistare immobili su tutto il territorio nazionale da destinare, in questo primo lancio, alla realizzazione di residenze per studenti.
Il progetto si ispira nelle sue caratteristiche principali al meccanismo dell’Offerta Pubblica di Acquisto, Opa appunto, che consentirà di concentrare in un unico fondo immobiliare un numero consistente di asset pubblici, superando il tema della frammentazione del patrimonio che ne limita la scalabilità da parte degli investitori istituzionali. Un’unica regia, quindi, che consentirà di strutturare operazioni più appetibili per il mercato e di velocizzarne la valorizzazione.
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La prima asset class target dell’Opa sarà lo studentato, con un obiettivo iniziale di 5.000 posti letto, fermo restando che in base alle adesioni all’Opa il numero di posti letto potrà essere incrementato per soddisfare quante più adesioni perverranno. L’adesione al progetto consentirà la creazione, nell’ambito di un Fondo immobiliare (FIA), di un portafoglio di futuri studentati da candidare per l’ottenimento delle risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in sinergia con le azioni che il Governo sta mettendo in atto per garantire almeno 52.500 posti letto previsti dal Pnrr.
Dopo la pubblicazione dell'avviso, gli enti territoriali e le amministrazioni centrali dello Stato saranno invitati a manifestare il proprio interesse a vendere al Fondo gli immobili di loro proprietà. Questi ultimi dovranno essere localizzati sul territorio nazionale e dovranno essere subito disponibili per la vendita in trattativa privata diretta, quindi già oggetto di aste pubbliche conclusesi senza aggiudicazione. A differenza delle tradizionali OPA, la proposta di acquisto sarà vincolante soltanto dopo la fase di due diligence. Invimit, a tal fine, metterà a disposizione una piattaforma online per offrire l’immobile, un video tutorial che spieghi le modalità di adesione al progetto OPA e un call center al quale rivolgersi per maggiori informazioni.
“È una novità assoluta che può rappresentare un modello replicabile anche per altre esigenze nazionali e che ha potenzialità importanti”, ha dichiarato Giovanna Della Posta, amministratore delegato di Invimit. “Ci permette, da un lato, di dare una risposta al problema della mancanza di posti letto per studenti in Italia, mentre, dall’altra, di mettere in campo uno strumento per concentrare immobili pubblici in un unico veicolo, una porta di ingresso su un segmento del mercato immobiliare per tanti ancora invisibile, nonostante da ultimo censimento MEF valga almeno 70 miliardi, valore che esclude gli asset delle partecipate pubbliche e i terreni", ha rimarcato Della Posta. "Una risposta anche agli investitori istituzionali che vogliono investire sul mattone pubblico, ora con questo strumento quella che è sempre stata un’intuizione può diventare realtà”, ha concluso il Ceo di Inwit.
“Siamo pronti a realizzare una prima tranche di 5000 posti letto per studenti e giovani lavoratori in immobili pubblici non più utilizzati dalle pubbliche amministrazioni”, ha dichiarato il presidente di Invimit Nuccio Altieri. “Con questo progetto offriamo alle città universitarie la possibilità di vendere direttamente a Invimit gli immobili adeguati a questa finalità, che grazie alle capacità e specifiche professionalità della Sgr di Stato, potranno essere trasformati in tempi più rapidi in nuovi studentati, senza far gravare quest’ulteriore impegno sugli uffici comunali e soprattutto riportando in vita e a “reddito” immobili che finalmente possono diventare una risorsa per l’Ente e per il territorio”, ha concluso Altieri.
La piattaforma (www.invimit.it/progetto-opa) attraverso la quale gli Enti Pubblici Territoriali, tra i quali comuni, province, regioni e città metropolitane, e le Amministrazioni Centrali dello Stato potranno candidare i propri immobili da destinare alla realizzazione di residenze per studenti sarà operativa dal 7 giugno a partire dalle 16. Le candidature dovranno pervenire entro le ore 23:59 del 4 agosto 2023.