Caso Santander, bonus non pagati: Weber conferma la versione di Orcel

L'ex presidente di Ubs Axel Weber e Mark Shelton davanti ai giudici di Madrid sul caso dei bonus non pagati dal banco spagnolo al numero uno di Unicredit

Economia
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Fari puntati sull'ex presidente di Ubs Axel Weber e il capo della compensation della banca svizzera, Mark Shelton, chiamati a testimoniare riguardo la causa promossa dal'attuale amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, contro la presidente del Banco Santander, Ana Botin. L'ex capo dell'investment banking di Ubs ha portato in tribunale la prima banca spagnola dopo il dietrofront sull'offerta della poltrona di amministratore delegato. Il motivo? La disputa legata alla compensazione per la perdita della retribuzione differita: Botin, a sua detta, non sarebbe stata informata sul pagamento dei bonus milionari maturati dall'attuale numero uno di Unicredit in Svizzera. 

A oggi, Weber, che ha visto Ubs rifiutarsi di contribuire a ridurre il compenso differito di Orcel, rappresenta una delle figure chiave del processo, insieme allo stesso capo della compensation della banca svizzera Mark Shelton. I due infatti, davanti al giudice di Madrid, non hanno fatto altro che confermare quello che avevano più volte detto in maniera informale: se Andrea Orcel avesse lasciato volontariamente Ubs per andare alla guida di Santander, avrebbe perso qualsiasi retribuzione differita ancora dovuta dalla banca svizzera.  Ubs, ha spiegato il suo presidente, "priva di qualsiasi pagamento dilazionato un dipendente che lascia volontariamente la banca per unirsi a un'altra società finanziaria": concetto più volte espresso e ribadito da Weber al banco spagnolo e alla sua presidente Ana Botin. 

Un aspetto non così irrivelante che di fatto apre la smentita della "giusta causa" nel licenziamento di Orcel, costringendo il banco spagnolo a riconoscere il compenso richiesto dal numero uno di Unicredit, che ha sempre sostenuto di non aver fatto "causa per soldi", ma per la propria onorabilità. Tra gli altri testimoni il segretario generale di Santander Jaime Perez Renovales, che ha firmato l'offerta di lavoro per Orcel, e Roberto di Bernardini, l'allora direttore delle risorse umane dell'istituto spagnolo.