Cina, dopo Evergrande crolla anche Country Grade. Trema l'economia mondiale

Un domino in negativo per i giganti del settore immobiliare mette a dura prova l’economia cinese

di Daniele Rosa
Economia

Immobiliare cinese, un domino in negativo tocca l'economia 

Evergrande, il colosso degli immobili cinesi in default potrebbe essere solo la punta di un gigantesco iceberg in grado di mettere a dura prova l’economia della corazzata cinese e di riflesso l’economia mondiale. Infatti in veloce successione temporale anche il più grande promotore immobiliare cinese, Country Garden, ha dichiarato perdite per 6.145 milioni di euro nel primo semestre. Le cause? Molteplici e indicate dalla società che rileva come “la contrazione del settore immobiliare e il fatto che i mercati dei capitali siano ancora in calo di fiducia hanno portato una crescente pressione sulle operazioni commerciali dell'azienda". 

Il fatturato del gruppo è cresciuto del 39,4% a 226.309 milioni di yuan (28.445 milioni di euro) con un +41,2% nei ricavi delle compravendite immobiliari, la totalità del business. “Per garantire la consegna tempestiva degli immobili costruiti e il corretto funzionamento dell’impresa, l’azienda ha dovuto trovare un equilibrio tra il volume delle vendite e il prezzo in alcune delle sue promozioni", ha detto Country Garden rilevando come “il basso margine su alcuni dei  progetti e l'aumento delle svalutazioni sugli sviluppi siano stati due fattori che hanno pesato sui suoi profitti”. 

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Nella nota ufficiale si legge che “nonostante la società abbia fatto ogni sforzo per pagare debiti e interessi sui finanziamenti ottenuti onshore e offshore (in Cina e all'estero), la liquidità ha continuato a diminuire a fronte del deterioramento dei rendimenti delle vendite e della debolezza del contesto di rifinanziamento”. Per questo l’azienda deve affrontare una situazione di pressione di liquidità che “era prevista ma non in tale entità. Nelle città più piccole cinesi gli importi investiti sono stati “sproporzionatamente grandi”.

Immobiliare cinese, un passivo "monstre" da 1,36 trilioni di yuan

Alla fine del semestre, il passivo totale è stato della cifra “monstre” di 1,36 trilioni di yuan (171.439 milioni di euro). In questa cifra i debiti fruttiferi ammontano a circa 257.910 milioni di yuan (32.409 milioni di euro). Ma i costi sono saliti alle stelle del 72,6% a 250.572 milioni di yuan (31.497 milioni di euro). Alla fine del semestre, il gruppo aveva liquidità e mezzi equivalenti per 101.115 milioni di yuan (12.710 milioni di euro), il 21,2% in meno rispetto alla fine del 2022.

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La società ha consegnato 278.000 case nel primo semestre e promette di continuare a rifinire gli immobili già esistenti. Venduti nei tempi previsti, in linea con gli obiettivi del Governo che considera prioritario il settore immobiliare per gli investimenti delle famiglie cinesi. Dopo i dati il titolo Country Garden è sceso del 3,3% alla Borsa di Hong Kong ( negli ultimi due anni il valore è calato del 90%).

La società è andata in default su un’obbligazione offshore e ha sospeso le negoziazioni su altre undici in Cina. Molti quotidiani cinesi avvertono che un default  potrebbe impattare “molto più duramente” di quello dell’Evergrande nel 2021. Secondo JPMorgan Country Garden potrebbe dover far fronte a più di 2,5 miliardi di dollari in scadenze obbligazionarie, sia in Cina che all'estero, da qui alla fine dell'anno.

Immobiliare cinese, il Governo ha chiuso i rubinetti per le imprese immobiliari indebitate

La posizione finanziaria di molte società immobiliari cinesi è peggiorata dopo che, nell’agosto 2020, Pechino ha annunciato restrizioni all’accesso ai finanziamenti bancari per le imprese troppo indebitate , Evergrande in testa con un passivo di 330 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi, data la situazione, il governo ha annunciato diverse misure di sostegno, con le banche statali che hanno aperto linee di credito multimilionarie. Ma, al momento, l’orizzonte immobiliare cinese non si presenta certo roseo.

Le restrizioni all’accesso al credito volete dal Governo cinese La posizione finanziaria di molte società immobiliari cinesi è peggiorata dopo che, nell’agosto 2020, Pechino ha annunciato restrizioni all’accesso ai finanziamenti bancari per gli sviluppatori che avevano accumulato un elevato livello di debito, tra cui spiccava Evergrande con un passivo di quasi 330 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi, data la situazione, il governo ha annunciato diverse misure di sostegno, con le banche statali che hanno aperto linee di credito multimilionarie a vari sviluppatori.

Alla fine del semestre, il gruppo disponeva di liquidità e mezzi equivalenti per 101.115 milioni di yuan (12.710 milioni di euro), il 21,2% in meno rispetto alla fine del 2022. La società ha consegnato 278.000 case nel primo semestre e promette di continuare a rifinire gli immobili già esistenti. venduti nei tempi previsti, in linea con gli obiettivi di Pechino, che ha indicato questo aspetto come una grande priorità per gli sviluppatori date le sue implicazioni per la stabilità sociale, dal momento che il settore immobiliare è uno dei principali canali di investimento per le famiglie cinesi.

Il titolo Country Garden è crollato oggi del 3,3% alla Borsa di Hong Kong, dal cui benchmark sarà escluso il 4 settembre dopo aver perso quasi il 90% del suo valore negli ultimi due anni. Nello stesso mese, la società è andata in default su un’obbligazione offshore e ha sospeso le negoziazioni su altre undici in Cina; Il quotidiano di Hong Kong South China Morning Post ha avvertito che un default potrebbe avere un impatto “molto più duro” di quello dell’Evergrande nel 2021, dal momento che Country Garden ha quattro volte più promozioni.

In totale, secondo le stime di JPMorgan citate dal South China Morning Post, Country Garden potrebbe dover far fronte a più di 2,5 miliardi di dollari in scadenze obbligazionarie, sia in Cina che all'estero, da qui alla fine dell'anno. La posizione finanziaria di molte società immobiliari cinesi è peggiorata dopo che, nell’agosto 2020, Pechino ha annunciato restrizioni all’accesso ai finanziamenti bancari per gli sviluppatori che avevano accumulato un elevato livello di debito, tra cui spiccava Evergrande con un passivo di quasi 330 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi, data la situazione, il governo ha annunciato diverse misure di sostegno, con le banche statali che hanno aperto linee di credito multimilionarie a vari sviluppatori.

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