Commerzbank, il biglietto da visita di UniCredit in Germania è la cura di Hvb. Utili e alta redditività

I sindacati temono tagli, ma la riduzione dei posti è comune a tutte le banche tedesche. Hvb è la terza banca del Paese con dati di bilancio buoni e credito rimasto stabile nel tempo, nei 18 anni di gestione di UniCredit

di Redazione Economia
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Andrea Orcel e UniCredit

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Commerzbank, la cura di UniCredit a Hvb. Il precedente che dovrebbe tranquillizzare i tedeschi

L'ingresso di UniCredit in Commerzbank preoccupa i tedeschi, il cancelliere Scholz non ha esitato a definirlo "atto ostile" e i sindacati sono sul piede di guerra perché temono che con il gruppo italiano al potere si perderebbero due terzi dei posti di lavoro. Il ceo di UniCredit Andrea Orcel ha rassicurato sulle prossime mosse: "Non chiederemo posti nel loro cda", ma a tranquillizzare la Germania - riporta Il Sole 24 Ore - dovrebbe essere il precedente relativo a UniCredit, che rappresenta un buon "biglietto da visita" da tenere in considerazione: la cura a Hvb. Hypovereinsbank è tra i primi posti, e non solo perché è la terza più grande banca tedesca dopo Deutsche bank e Commerzbank. I numeri e la performance di HVB sono positivi, tanto da poterla indicare come banca-modello, come ha fatto ieri il ceo di UniCredit Andrea Orcel. Hvb ha un invidiabile performance - prosegue Il Sole - da quando è stata acquisita da UniCredit nel 2005: negli ultimi 18 anni, il gruppo ha chiuso il bilancio consolidato in profitto a eccezione dell’annus horribilis 2008.

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L'allarme dei sindacati tedeschi sui tagli dei dipendenti e delle filiali è innanzitutto un mega-trend in atto da anni in pressoché tutte le banche tedesche, che di certo non brillano come sistema in redditività: per questo dagli organi di vigilanza sono sollecitate a migliorare l’efficienza, ridurre i costi, snellire i processi, digitalizzare e offrire servizi più convenienti e più moderni a imprese e famiglie. I numeri nei bilanci di HVB indicano comunque un'altra storia rispetto al grande allarme. La redditività della banca è alta, rispetto agli standard tedeschi: nel 2023 il ROCA (Return On Allocated Capital, ritorno economico a carattere gestionale rapportato ai rischi stimati in ottica di vigilanza) è stato del 16,1%.

È vero che dal 2005 al giugno 2024 i dipendenti a tempo pieno di HVB sono passati da 26.500 a circa 9.700 e che le filiali sono calate da 638 nel 2005 a 260 nel 2024 ma questo non ha fatto perdere alla banca il terzo posto nella classifica delle grandi tedesche (su oltre 1.300 istituti di credito tra pubblici e privati di cui 240 privati). In compenso, e non è da poco, HVB ora ha il cost-to-income molto basso per gli standard della Germania, da fare invidia alle sue rivali tedesche.