Concordato preventivo biennale, non ci sono i 2mld sperati. Solo 600mila le adesioni

Il viceministro dell'Economia Leo vede il bicchiere mezzo pieno: "I controlli iniziano a funzionare". I numeri

di redazione economia
Economia

Concordato preventivo biennale, i numeri ufficiali del patto aziende-governo

Il governo Meloni puntava molto sul "tesoretto" del concordato preventivo biennale anche per finanziare la manovra, ma a causa della proroga e dei numeri effettivi l'esecutivo dovrà rivedere i suoi piani. La misura fortemente voluta dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo, infatti, non ha portato alle cifre sperate. Il gettito potenziale che il patto con il Fisco potrà garantire alle casse dello Stato - riporta Il Sole 24 Ore - è sotto quella inizialmente ipotizzata di 2 miliardi di euro, ma mai prudentemente contabilizzata dalla Ragioneria generale nelle relazioni tecniche del decreto attuativo sull’accertamento. Nelle casse dello Stato arriveranno circa 1,6 miliardi in due anni con quasi 600mila adesioni complessive. A conti fatti, dunque, le adesioni complessive sono state pari al 13% dei 4,5 milioni di imprese, professionisti e autonomi interessati al concordato (17% per i soggetti Isa e 7% dei forfettari).

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Con una distribuzione regionale molto differenziata: si va dalle punte massime del Trentino Alto Adige (21,4% per gli Isa e 8,3% dei forfettari) a quelle minime della Sardegna (9,7% e 4,7%). a. Complessivamente sono 180mila le partite Iva che hanno deciso di tornare affidabili nei confronti del Fisco. Si tratta, infatti, di soggetti che negli ultimi anni non erano mai arrivati all’8 in pagella e che ora con dell’agenzia delle Entrate diventano soggetti virtuosi.

Per il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, "il bilancio del concordato è incoraggiante e dimostra che il cambio di rotta voluto da questo Governo impostato su un maggior dialogo con i contribuenti può funzionare e dare i suoi risultati. Basti pensare - aggiunge il viceministro - che in un anno l’agenzia delle Entrate effettua controlli solo sul 4,2% dei soggetti Isa. Con il concordato noi abbiamo accompagnato verso l’affidabilità fiscale circa 190mila partite Iva".

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