Confindustria boccia la Manovra. Bonomi chiede taglio delle tasse per 13 mld

Per il capo degli industriali sono pochi gli 8 mld stanziati e le risorse vanno concentrate sul taglio del cuneo fiscale

Economia
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Confindustria chiede 5 mld in più di tagli. Bocciata la Manovra

Carlo Bonomi boccia clamorosamente la Manovra del governo. Il numero uno degli industriali ritiene che gli 8 mld proposti di taglio delle tasse siano troppo pochi rispetto al fabbisogno effettivo del Paese. Confindustria - si legge sul Messaggero - chiede di portare la dote ad almeno 13 miliardi e di concentrare le risorse sul taglio dei cuneo fiscale attraverso la riduzione dei contributi. Mentre il direttore generale Francesca Mariotti, ascoltata in audizione, ha bocciato l'impianto della legge di Bilancio sostenendo che "non fa un passo in avanti per la modernizzazione del Paese". L'ipotesi caldeggiata da Bonomi sul taglio dei contributi non è finita tra le simulazioni presentate ieri dal ministro dell'Economia ai responsabili economici in vista della presentazione dell'emendamento del governo sul taglio dell'Irpef e dell'Irap.

Anche se una decisione finale non è ancora stata presa, la direzione indicata è chiara. Si va verso - prosegue il Messaggero - la riduzione delle aliquote (probabilmente partendo da quella del 38%) a cui, tuttavia, verrebbe affiancato un intervento sulle detrazioni da lavoro dipendente. Con questa misura si punterebbe a riassorbire anche il bonus dei 100 euro (il vecchio bonus Renzi, poi aumentato di 20 euro) che per i redditi fino a 28 mila euro è un credito Irpef. Un meccanismo che causa diversi inconvenienti, come il rischio di dover restituire il bonus l'anno successivo se si supera la soglia di reddito che dà diritto a riceverlo.

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