Cresce la produzione industriale. Ma è ancora inferiore al 2019

Si registra un aumento annuo del 3,5% per la produzione industriale dei beni di consumo, un incremento dell'1,5% per i beni strumentali

Economia

Industria: Istat, in 2022 produzione +0,5% su anno

Il 2022 si chiude con un lieve incremento della produzione industriale rispetto all’anno precedente, +0,5%. Tra i principali raggruppamenti di industrie si rileva una dinamica positiva per i beni di consumo e per quelli strumentali, mentre sono in flessione i beni intermedi e l’energia. E' quanto comunica l'Istat. L’evoluzione in corso d’anno, sottolinea, è stata caratterizzata da un calo congiunturale nel primo trimestre, seguito da un recupero nel secondo; due ulteriori flessioni hanno caratterizzato la seconda parte dell’anno. Nel dettaglio, si registra un aumento annuo del 3,5% per la produzione industriale dei beni di consumo, un incremento dell'1,5% per i beni strumentali, una flessione del 2,3% per i beni intermedi e dell'1,3% dell'energia.

Industria: Istat, a dicembre produzione +1,6% mese, +0,1% anno

A dicembre 2022 l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenta dell’1,6% rispetto a novembre, mentre l’indice complessivo aumenta in termini tendenziali dello 0,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 22 di dicembre 2021). Lo rileva l'Istat precisando che l'indice mensile mostra aumenti congiunturali in tutti i raggruppamenti principali di industrie: variazioni positive caratterizzano, infatti, i beni strumentali (+3,1%), l’energia (+2,6%), i beni di consumo (+1,6%) e, in misura inferiore, i beni intermedi (+0,8%).

Si registrano inoltre incrementi tendenziali per i beni strumentali (+9,9%) e per i beni di consumo (+0,8%); mentre si evidenziano una diminuzione per i beni intermedi (-3,1%) e l’energia (-12,4%). Nella media del quarto trimestre il livello della produzione diminuisce dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti.

Tra i settori di attività economica che presentano variazioni tendenziali positive si segnalano la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+27,4%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+18,1%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,6%). Le flessioni più ampie si registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-15,0%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-13,8%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-11,6%).

Industria: Unc, dati positivi, ma produzione -0,1% su 2019

“Il dato sulla produzione industriale di dicembre è positivo. Il rialzo della produzione, infatti, non solo è consistente ma interrompe una discesa che durava da agosto". Così Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commenta i dati Istat di oggi annotando come però "il cammino da percorrere per uscire dal tunnel della crisi è ancora lungo".

Secondo uno studio dei consumatori, infatti, se la produzione di dicembre, nei dati destagionalizzati, è positiva su novembre (+0,6%), rispetto ad agosto 2022, ossia al precedente dato congiunturale positivo, siano ancora sotto dell'1,2 per cento , -3,4% per i beni di consumo durevoli, unico dato negativo anche rispetto a novembre. Una "cartina di tornasole" questa , prosegue il Rapporto Unc, che attesta la difficoltà delle famiglie. Inoltre se la produzione nel 2022 è salita dello 0,5% rispetto al 2021, si è ancora sotto nel confronto con il dato pre-pandemia del 2019, -0,1%, gap che sale al 2,4% per i beni di consumo non durevoli.

"I dati di oggi dunque attestano l'urgenza di ridare capacità di spesa alle famiglie che, stremate dal caro bollette e dal caro inflazione, rinviano gli acquisti di beni durevoli. Altrimenti il 2023, per quanto tecnicamente non in recessione, vedrà, nonostante il Pnrr, una crescita dello zero virgola, di certo insufficiente per il rilancio del Paese", conclude Dona.

Tags:
covidcrisi economicaistatproduzione industriale