Crosetto, chiude i battenti Entheos Worldwide: la società di telemedicina di cui era socio il figlio del ministro della Difesa

Messa in liquidazione la società di telemedicina Entheos Worldwide: due anni fa era stata al centro di polemiche per presunti conflitti d’interesse

di Andrea Giacobino
Tags:
Economia

Entheos Worldwide, società al capolinea: messa in liquidazione 

Chiude i battenti Entheos Worldwide la società di telemedicina di cui era socio Alessandro Crosetto, figlio di Guido ministro della Difesa, e che due anni fa era stata al centro di polemiche per presunti conflitti d’interesse. A Roma davanti al notaio Pasquale Farinario s’è presentato infatti Roby Dagan, ebreo nato in Libia, per guidare l’assemblea dei soci che ha deciso lo scioglimento anticipato della società e la sua liquidazione, nominando Fabio Casantini quale liquidatore.

All’assemblea erano presenti anche il presidente Giancarlo Innocenzo Botti (socio col 10%) mentre assenti giustificati fra i consiglieri d’amministrazione risultavano Carlo Festucci e lo stesso Crosetto. Azionisti presenti erano lo stesso Dagan (al quale Crosetto ha venduto il suo 15%), Carolina Maziero col 40%, Ludovica Zoppo col 20% e Giorgia Festucci col 15%. “Entheos Worldwide - aveva detto due anni fa papà Crosetto - è nata per esportare all’estero la piattaforma di telemedicina di una start up italiana che si chiama Entheos e per cercare device medicali in giro per il mondo. Quando l’hanno costituita hanno chiesto a me e al dottor Festucci se volevamo entrare, vista la conoscenza di alcuni mercati esteri. Io ho pensato che poteva essere una buona esperienza per mio figlio e gli ho chiesto se avesse voglia di provare”.

Festucci è segretario generale dell’Aiad (Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza) di cui il ministro è stato presidente. Botti, ex manager Mediaset e già deputato di Forza Italia nel primo governo Berlusconi e poi sottosegretario nel secondo esecutivo del Cavaliere, era stato coinvolto nell’inchiesta di Trani sulle pressioni di Berlusconi sull’Agcom per censurare Anno Zero di Michele Santoro, ma le accuse a suo carico sono state poi archiviate.

Dagan è un personaggio molto interessante: nato a Tripoli Libia nel 1959, già ufficiale dell’esercito israeliano e residente a Roma da oltre 30 anni, è attivo come imprenditore in vari settori dall’high tech al real estate e, principalmente, in International business development. Dopo aver ricoperto il ruolo di executive country manager in Israele per la francese Veolia (leader mondiale nelle tecnologie per il trattamento delle acque) attualmente svolge anche attività di consulenza alle medie e grandi imprese in materia di Business Intelligence.  

LEGGI ANCHE: Dossieraggio, le carte segrete: "Inchiesta su Crosetto partita da Il Domani". Il giallo Striano-Laudati