D&G, bruciati 100 mln di utile in un anno. Ma crescono i ricavi (+23%)
La società dei due stilisti cresce bene nei ricavi, ma non abbastanza per recuperare la grande perdita di utili del 2022
D&G Srl, la cassaforte degli stilisti Dolce e Gabbana vira verso il rosso
Crescita a doppia cifra dei ricavi ma, a sorpresa, l’ultima riga che passa da un ottimo utile a una consistente perdita. Sono i numeri allo scorso marzo appena depositati nel bilancio consolidato della D&G srl, la cassaforte dei due noti stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana.
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L’esercizio, infatti, ha registrato anno su anno un balzo del fatturato da 1,25 a 1,59 miliardi (+23% a parità di tassi di cambio) di cui 933 milioni realizzati dal canale retail (divisione moda che comprende le vendite dei negozi a gestione diretta, fisico e digitale e quelle legate all’alta gioielleria, alta sartoria e alta orologeria) e 530 milioni da quello wholesale (prodotti di bellezza).
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Sulle vendite retail il mercato italiano pesa il 19,6%, l’Europa il 27,2%, le Americhe il 30,4%, la Cina e il sud est asiatico il 9,9% mentre nel wholesale l’Europa rappresenta il 41,1%, le Americhe il 40,5% e l’Italia solo il 6,6%.
Passando però alla marginalità le cose cambiano perché se è vero che l’ebitda è progredito anno su anno da 57,7 a 73,2 milioni, l’ebit che nel 2021 era di ben 121,3 milioni (anche grazie alla cessazione del contratto di licenza con Shiseido per il beauty) è precipitato in negativo per 21,1 milioni.
Ciò è avvenuto, spiega la nota integrativa, “in ragione di oneri non associabili alla gestione caratteristica, legati principalmente a differenze cambio negative per 21,2 milioni e a 8,8 milioni di oneri finanziari” e del resto anno su anno i debiti verso banche, colpiti dal rincaro dei tassi, sono saliti da 211 a 358 milioni. Tanto che alla fine l’ultima riga del bilancio è passata da un utile di 62,6 milioni a una perdita di 39,3 milioni facendo così, “sfilare in rosso” Dolce & Gabbana.