Ecobonus, 90 cantieri su 100 irregolari. Incidenti aumentati del 30%. I dati

Da giugno ad oggi sono nate 64 nuove imprese al giorno con personale non formato e ponteggi non a norma. Pratiche velocizzate per ottenere i fondi dell'edilizia

Economia
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Ecobonus, troppo facile attingere ai 30 mld statali. Imprese fittizie

Il Superbonus del 110% per l'edilizia ha fatto emergere una voragine nei conti dello Stato. Truffe quantificate in mld di euro a causa di imprese fantasma o prestanome che ottengono i fondi messi a disposizione dal governo per migliorare l'efficienza energetica delle case ma che poi quei lavori non li fanno e i soldi ottenuti li convertono in criptovalute o li spediscono su conti esteri non rintracciabili. In Italia, - si legge sul Corriere della Sera - per ogni aspirante imprenditore, dar vita ad una nuova attività è un percorso lungo e complicato. Di questi tempi chi vuol fare impresa rapidamente conviene buttarsi sull’edilizia: basta registrare il numero di partita Iva e il codice di attività corretto (Ateco 41) alla Camera di Commercio e contemporaneamente inviarlo all’Agenzia delle Entrate, e un’ora dopo puoi tirar su muri, demolirli o montare i gettonatissimi «cappotti termici» sulle facciate di case o condomini. Nel secondo semestre 2021 sono nate 64 nuove imprese edili al giorno, per un totale di 11.600 a fine dicembre.

Un boom - prosegue il Corriere - con uno scopo preciso: attingere ai 30 miliardi di euro di bonus che lo Stato distribuisce fino a giugno 2023 a chi migliora l’efficienza energetica degli edifici residenziali. Il fronte più preoccupante - prosegue il Corriere - è quello della sicurezza. L’Ispettorato del Lavoro dallo scorso giugno ha raddoppiato il numero delle ispezioni. E’ un bollettino di guerra: nell’ultimo semestre 2021, su 100 cantieri visitati, 91 non erano in regola con le norme di sicurezza. Nel primo semestre erano 60, e questo dimostra che la corsa al bonus sta accelerando le irregolarità. Delle 13.000 infrazioni registrate nel corso del 2021, il 50% riguardano l’inadeguatezza delle misure di protezione in caso di caduta dall’alto: mancanza del doppio parapetto, montaggio non a norma di tubi o ponteggi, materiali usurati, mancanza di parasassi o cartelli di pericolo. Negli ultimi quattro mesi gli incidenti nei cantieri è aumentato del 30%.

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