Enel, Cattaneo punta sul nucleare di quarta generazione: la mappa del potere
Novità importanti anche in Leonardo, Cingolani stravolge l'organigramma e punta forte sulle missioni spaziali. Le nuove gerarchie societarie
Enel, le scelte di Cattaneo in continuità con la gestione Starace
Enel e Leonardo hanno dato il via ufficiale alla loro riorganizzazione interna. Dopo le nomine dei due nuovi amministratori delegati Cattaneo e Cingolani, i due colossi si sono messi subito al lavoro per stabilire le nuove gerarchie. A circa un mese dal loro insediamento, i due manager designati dopo un lungo e complicato esercizio di bilanciamento nella maggioranza di governo, - si legge sul Corriere Economia - trasmettono con le loro mosse l’idea di aver preso saldamente la cloche delle aziende, pronti a imprimere loro una nuova direzione.
Per Enel, buona parte del lavoro da mettere subito in cantiere riguarderà l'abbattimento del debito, attraverso le dismissioni su cui Starace aveva già iniziato a lavorare, indicando come orizzonte la cifra monstre di 21 miliardi. Qualcuno già azzarda che sarà nel segno della continuità anche il mix energetico che Cattaneo sceglierà. E qui le certezze sono meno granitiche: le rinnovabili resteranno un driver, difficile invertire la rotta nel corso dell’arco di piano: l’appuntamento per saperne di più è a novembre. Ma c’è chi scommette su una spinta più decisa sul nucleare di quarta generazione.
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Enel, nuovo responsabile delle reti strappato all'Iren. Ecco chi è
In tutto questo - prosegue Corriere Economia - s’inserisce il pacchetto di nomine: Stefano De Angelis responsabile di Amministrazione, finanza e controllo e chief financial officer, in sostituzione di Alberto De Paoli che ha assunto l’incarico di head of North America e head of Latin America. Francesco Puntillo nuovo responsabile del Legale e corporate affairs e Gianni Vittorio Armani, responsabile delle Reti, strappato all’Iren.
Leonardo, Cingolani cambia tutto e punta su industria e servizi spaziali
Se le scelte di Cattaneo sono nel segno della continuità con la vecchia gestione, il discorso è opposto per Cingolani in Leonardo. Chiara la divisione dei compiti, resa nota la scorsa settimana, che vede far capo a Cingolani solo otto riporti diretti contro i 27 del predecessore, Alessandro Profumo. L'Ad affida le cinque divisioni e le unità di business a Mariani, fanno capo le funzioni centrali: personale (confermato Antonio Liotti), finanza (confermato Alessandro Genco), comunicazione (confermato Stefano Amoroso), affari legali (Federico Bonaiuto al posto di Andrea Parrella). Si aggiunge la Sostenibilità, affidata a Raffaella Luglini, già capo delle relazioni esterne di Leonardo. Nasce la nuova unità organizzativa Spacebusiness, affidata a Franco Ongaro, ex dirigente dell’Agenzia spaziale europea, vecchia conoscenza del ceo, entrato in Leonardo come capo dell’Innovazione al posto di Cingolani quando questi divenne ministro della Transizione ecologica. Industria e servizi spaziali avranno un ruolo centrale.