Eredità Agnelli, così le società offshore sono finite al centro delle indagini

Nell'ambito dell'indagine che coinvolge Elkann, emerge una connessione tra le società nel Principato e Siegfried Maron, gestore diretto del patrimonio Agnelli

di Redazione Economia
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Le società offshore degli Agnelli e il legame con Siegfried Maron

Si infittisce l'indagine sulle irregolarità fiscali che coinvolge John Elkann, Gianluca Ferrero e Urs Robert Von Gruenigen e con essa spuntano come funghi le società della ragnatela fiscale usate (secondo l'accusa) come paradisi offshore dalla famiglia. Una strategia studiata ad hoc per aggirare il fisco o semplici risparmi esteri di Elkann?

Secondo una ricostruzione de Il Sole24Ore, ci sarebbe un legame tra la Dancing Tree e la Blue Dragons (società del Liechtenstein, entrambe controllate da Elkann) e Siegfried Maron, ex fiduciario di Rapperswil-Jona (cittadina a 40 km da Zurigo), ma soprattutto gestore diretto del patrimonio di Gianni Agnelli e Mirella Caracciolo, e che mantenuto il proprio ruolo anche dopo la loro morte. Questa connessione è emersa dalle integrazioni alle denunce dei redditi relative agli anni 2019-2021, presentate direttamente da John Elkann all'Agenzia delle Entrate il 31 ottobre 2023.

Le società che il presidente di Stellantis possiede in Liechtenstein hanno sede presso il family office Tremaco a Eschen, paesino del Principato. Almeno una di queste due società sarebbe stata data in eredità dalla nonna Marella Caracciolo di cui John è erede insieme ai fratelli Lapo e Ginevra. Blue Dragons è stata fondata nel 2017, quando Marella Agnelli era ancora in vita, mentre Dancing Tree nel 2020, dopo la sua scomparsa. Caso vuole che proprio queste società siano finite nel mirino nel ambito di una perquisizione della Guardia di Finanza riguardo alcune fiduciarie che gestiscono il patrimonio della famiglia. 

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Il legame tra Blue Dragons e Dancing Tree con Siegfried Maron si estende attraverso Christian Bolleter, il cui nome compare sia nei documenti della causa civile di Torino del 2007 sia nell'indagine penale a Milan. Bolleter collaborava con Maron fin dai tempi della fondazione della Dragon Consulting in Svizzera, chiusa nel 2017, società che custodiva documentazione relativa alla Fima Finance, un'altra società estera legata alla famiglia Agnelli. La Fima era domiciliata nelle Isole Vergini britanniche e sarebbe stata controllata dalla Fondazione Alkyone, fondata anch'essa nel Liechtenstein.

Tuttavia, il quadro si complica ulteriormente quando si ripercorre il 2009, anno dell'apertura dell'inchiesta della Procura di Milano, archiviata nel 2013. Durante l'indagine, Paolo Revelli, ex managing director di Morgan Stanley, ha dichiarato di essere a conoscenza di una "provvista presso la filiale di Zurigo direttamente riferibile a Giovanni Agnelli", per una cifra tra gli 800 milioni e 1 miliardo di euro, intestata e detenuta fiduciariamente da Siegfried Maron attraverso molteplici conti.

Testimonianze e documenti giudiziari rivelano inoltre che Maron era incaricato di gestire operazioni finanziarie e fondi per conto di Giovanni Agnelli, e che era uno degli amministratori della filiale di Ginevra di Exor, oltre a essere uno dei protector della Fondazione Alkyone. E sempre lui, in una riunione del 16 settembre 2003, aveva rivelato a Margherita Agnelli l’esistenza di alcuni beni offshore intestati al padre.

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L'indagine continua a investigare su questo intricato intreccio di società e figure chiave, con più di 70 società registrate nello stesso indirizzo della Tremaco, senza che si possa affermare con certezza se siano riconducibili agli Elkann o ad altri membri della famiglia.