Eredità Agnelli: gioielli e quadri per 170mln, casa di St. Moritz a Lapo. "John organizzò la finta residenza di Marella"

La situazione per gli eredi si complica. "Spoliazione post-mortem" finalizzata ad aggirare le ingenti tasse ereditarie. Ora mamma Margherita potrebbe prendersi tutto

di Redazione Economia
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sullo sfondo Margherita Agnelli in primo piano  Lapo , John Elkann e  Ginevra Elkann
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Eredità Agnelli, i "regali" e la finta residenza in Svizzera. L'accusa: "Piano studiato nei dettagli a tavolino"

Torna tutto in discussione, dopo il maxi sequestro e le nuove accuse formulate, la questione relativa all'eredità degli Agnelli. Sono 99 le pagine che ricostruiscono tutta la vicenda legata alla successione di Marella Caracciolo "dal 2003 in poi" e che certificano - in base a quanto risulta a Il Fatto Quotidiano - che la nonna di John, Lapo e Ginevra ha soggiornato "più tempo" in Italia che in Svizzera", un dettaglio che cambia tutto. Il decreto assegna a John Elkann un ruolo centrale in questa storia, sarebbe stato lui il "concreto supervisore" dell'intera operazione. Le "asserite donazioni" di Marella Caracciolo ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkan, sarebbero in realtà un "artificio", una "documentata spoliazione post-mortem" che ha consentito ai rampolli della dinastia di aggirare consistenti tasse e di saltare in linea ereditaria la madre Margherita, in guerra con tutta la famiglia.

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Un piano - prosegue Il Fatto - studiato a tavolino da una schiera di professionisti, che, dopo la morte di Marella, avvenuta il 23 febbraio del 2019, orchestra la catalogazione, la spartizione con il bilancino e infine l’occultamento di 170 milioni di euro fra quadri di pregio e gioielli. La punta dell’iceberg di un patrimonio che sarebbe stato nascosto al Fisco italiano attraverso due trust fasulli basati a Nassau, nelle Bahamas – The Providenza Settlement e The Providenza II Settlement – che avrebbero raccolto 700mila euro provenienti da Bundeena, veicolo offshore usato dalla defunta. Il grosso della fetta dei "regali" finisce alla più giovane dei nipoti, Ginevra: oltre 111 milioni di euro di opere d’arte e preziosi, fra cui spiccano un paio di orecchini Harry Winston, pendenti in diamanti bianchi, rossi e blu dal valore astronomico di 78 milioni di euro. Non è un caso, secondo i pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Giulia Marchetti: nella divisione dei beni immobiliari svizzeri Ginevra ottiene la parte meno pregiata, lo chalet di Lauenen, mentre John e Lapo diventano proprietari della prestigiosa proprietà di Sankt Moritz. L'accusa: "Un piano studiato nei dettagli".