Essilux supera i 90 mld di capitalizzazione: il miracolo di Del Vecchio

Essilux accelera il suo valore, così come la cassaforte Delfin, che detiene il 32% del gruppo, una quota che rappresenta l'80% del portafoglio Delfin

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Francesco Milleri, amministratore delegato Luxottica
Leonardo Del Vecchio, presidente Luxottica 
(Fonte immagine: Imagoeconomica) 
Economia

Essilux supera i 90 mld di capitalizzazione: il miracolo di Del Vecchio

Per la prima volta, Essilux raggiunge un valore di capitalizzazione superiore ai 90 miliardi di euro presso la Borsa di Parigi, toccando il record dalla sua fondazione. Il titolo ha raggiunto ieri il picco di 198,6 euro, confermandosi tra i primi dieci titoli nell'indice Cac 40 di Parigi. Se fosse quotata in Italia, la multinazionale degli occhiali fondata da Leonardo Del Vecchio sarebbe al vertice della classifica nazionale. Questo è riportato dal Corriere della Sera. L'entusiasmo è stato alimentato anche dai risultati del 2023 presentati la settimana scorsa, che confermano che il gruppo guidato dal presidente e CEO Francesco Milleri sta seguendo la traiettoria del piano, con un utile netto di 2,9 miliardi (+9,4% a tassi di cambio costanti) e ricavi in crescita del 7,1% a 25,3 miliardi, in linea con gli obiettivi del 2026. 

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Questi numeri hanno trovato favore presso il mercato, che guarda anche alle nuove prospettive di crescita trainate dall'innovazione tecnologica, come gli occhiali con dispositivi per l'udito e quelli derivanti dall'accordo con Meta. Questo entusiasmo è stato rilanciato dalle parole di Milleri, che ha parlato anche di telemedicina e telediagnostica, indicando nuovi orizzonti. Milleri aveva previsto già prima della scomparsa di Del Vecchio che l'azienda avrebbe potuto raggiungere la Champions League delle società sopra i due miliardi. Anche se c'è ancora un po' di strada da fare, l'obiettivo non è lontano. Era uno dei sogni di Del Vecchio, che aveva parlato della necessità di creare campioni nazionali ed europei per competere con i giganti internazionali. Milleri e Del Vecchio avevano avviato questo progetto sei anni fa con l'integrazione tra Luxottica e la francese Essilor. 

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In quel momento, la nuova Essilux partiva con 16,2 miliardi di ricavi e 1,8 miliardi di utili. Durante lo stesso periodo, il valore del titolo in Borsa è più che raddoppiato. Quest'anno, queste cifre sono state accompagnate da un dividendo che ha fatto un balzo del 229% per azione, portando il monte dividendi a 1,8 miliardi. Da quando Milleri è subentrato a Del Vecchio, affiancato dal vice CEO Paul de Saillant, il valore in Borsa è cresciuto di quasi 30 miliardi di euro. Essilux accelera il suo valore, così come la cassaforte Delfin, che detiene il 32% del gruppo, una quota che rappresenta l'80% del portafoglio Delfin, che include anche le quote in Covivio, Unicredit, Mediobanca e Generali. A due settimane dalla presentazione dei candidati al rinnovo del consiglio di amministrazione che saranno votati all'assemblea del 30 aprile, il mercato ha apprezzato anche il ricambio nel segno della continuità e la riconferma della leadership di Milleri. Tutti e 12 gli attuali consiglieri saranno sottoposti al voto. Milleri, il vice CEO Paul du Saillant, Jean-Luc Biamonti e Marie-Christine Coisne-Roquette avranno un mandato triennale, mentre gli altri otto saranno rinnovati per due anni, per garantire un rinnovamento del consiglio ma al contempo assicurare una transizione graduale.