Cedolare secca ed evasione fiscale, proposta di Affari: incassare alla fonte

Lo Stato incassi alla fonte come quando vende il tabacco

L'opinione di Ezio Pozzati
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Economia

Evasione fiscale con tassazione diretta

L'ultimo caso eclatante di evasione fiscale è segnalato dalla Airbnb, una piattaforma online che permette di prenotare alloggi in tutto il mondo. Perché ne parlo? Per il semplice motivo che in tutte quelle tassazioni con cedolare secca generalmente si riscontra un'evasione fiscale, vuoi perché il tutto si fa online vuoi perché non si può controllare tutto ed ecco allora che passa molto tempo prima che lo Stato possa incassare quanto gli spetta, salvo poi avere anche strascichi giuridici, ricorsi vari e poi passano gli anni ed il bilancio statale non vede l'ombra di un centesimo. Ergo, cosa fare?

La soluzione è molto semplice: basta incassare alla fonte, cioè? Faccio un esempio: tutte le volte che faccio una prenotazione online pago con bonifico o carta di credito, quindi la banca di destinazione provvede, quale sostituto d'imposta, a scorporare il 26% dalla somma versata. Altrettanto potrebbe essere fatto per i giochi online (sale VLT e/o con le “macchinette”) ogni volta che viene incamerata la somma giocata scatta immediatamente il recupero di quanto spetta all'Erario.

Per prolungare l'esempio basti pensare che una qualsiasi tabaccheria quando fa la “levata” (l'approvvigionamento del tabacco presso il deposito fiscale) paga immediatamente le accise e l'Erario ha un introito immediato. Questa soluzione la si potrebbe applicare a tutte quelle forme di tassazione con cedolare secca o se si vuole si potrebbe allargarne il campo. Sarebbero così finiti i controlli ed i contenziosi? L'idea l'ho lanciata, se fattibile qualcuno la raccolga. Grazie.