Ex-Ilva, così Arcelor si è rifiutata di consegnare le carte a Sace
Il governo che cerca di garantire la continuità tramite Sace e Acciaierie d'Italia che esita a fornire i dati richiesti
Ex-Ilva, così Arcelor si è rifiutata di consegnare le carte a Sace
La società Acciaierie d'Italia non ha fornito a Sace la documentazione necessaria per determinare il numero e l'entità dei creditori dell'indotto di Ilva. Questo emerge da una lettera inviata il 9 febbraio e firmata dall'amministratore delegato Lucia Morselli, come riportato da La Verità. La lettera risponde alle richieste di Sace, giunte nello stesso giorno, che chiedeva chiarimenti in merito alle misure previste dal decreto legge numero 9 del 2024 per tutelare le imprese dell'indotto e gli istituti finanziari cessionari dei crediti.
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In questo contesto, Sace si era offerta di valutare la possibilità di fornire una garanzia finanziaria a intermediari finanziari per coprire parzialmente i crediti vantati dai fornitori di Acciaierie d'Italia. Tuttavia, Acciaierie d'Italia non è in grado di fornire i dati richiesti, come specificato nella lettera di Morselli. La società solleva tre punti di discussione: in primo luogo, mette in dubbio la capacità del decreto di identificare chiaramente le imprese coinvolte nell'indotto; in secondo luogo, propone un incontro per concordare una metodologia condivisa per gestire le questioni di privacy e riservatezza; infine, sottolinea che le disposizioni del decreto sembrano applicabili solo alle grandi imprese ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria, e non è chiaro se Acciaierie d'Italia rientri in questa categoria.
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Questo crea uno stallo nella situazione, con il governo che cerca di garantire la continuità tramite Sace e Acciaierie d'Italia che esita a fornire i dati richiesti. Nel frattempo, i sindacati esprimono preoccupazione per il ritardo nelle decisioni riguardanti il futuro degli stabilimenti. Oggi pomeriggio, Morselli sarà ascoltata in commissione Industria a Palazzo Madama.