Fisco, Giorgetti: "Autonomia dei comuni salita al 38%. Flop riscossione"
Dall'autonomia tributaria dei Comuni alla riscossione delle entrate, le parole del ministro Giorgetti in audizione
Fisco, Giorgetti: "L'autonomia tributaria dei Comuni è salita al 38%"
"Il grado di autonomia tributaria dei comuni, misurato dal rapporto tra le entrate tributarie e l’ammontare complessivo delle entrate, è passato dal 26 per cento del 2010 al 38 per cento del 2022". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione sullo stato di attuazione e sulle prospettive del federalismo fiscale.
"Nello stesso periodo l’incidenza dei trasferimenti sul totale delle entrate complessive si è ridotta dal 47 per cento al 29 per cento. Guardando alla manovrabilità dei tributi comunali, negli ultimi anni si è registrato un graduale incremento delle aliquote verso i livelli massimi sia per assicurare il finanziamento delle spese, sia per concorrere alle manovre di risanamento della finanza pubblica, anche alla luce dei dati non sempre confortanti sulla riscossione delle entrate".
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Oggi, aggiunge, "gli spazi residui di manovrabilità per i maggiori tributi locali (IMU e addizionale comunale all’IRPEF) sono stimati in circa 2,4 miliardi, ovvero poco più del 9 per cento delle entrate massime potenziali per i due tributi".
Giorgetti: "Imposte Ipt e Rc risentono l'andamento dell'automotive"
"Le entrate dei due tributi principali delle province, Ipt e Rc auto, sono strettamente collegate all’andamento del settore automotive, che ha manifestato tendenze in calo a seguito del rallentamento degli acquisti di veicoli a seguito dello shock pandemico. Segnali di ripresa si sono registrati negli ultimi mesi, anche tenuto conto degli effetti degli incentivi adottati dal Governo per sostenere il mercato automobilistico”, prosegue Giorgetti.
"Le Province - spiega - si finanziano principalmente con le entrate dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), che ammonta a 1,7 miliardi, dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile (Rc auto), che assicura entrate per circa 2,1 miliardi, e del tributo per l'esercizio delle funzioni ambientali (Tefa), con entrate annue di circa 450 milioni. Complessivamente, questi tre tributi rappresentano circa il 90 per cento delle entrate tributarie complessive di Province e Città Metropolitane".
Giorgetti: "Ridotti gli spazi di autonomia tributaria"
"Gli spazi effettivi di autonomia tributaria delle regioni si sono ridotti negli ultimi anni. In particolare, a seguito della deducibilità integrale del costo del lavoro dalla base imponibile dell’Irap e dell’esclusione dal tributo delle persone fisiche esercenti attività commerciali ed esercenti arti e professioni, disposta dalla legge di bilancio per il 2022", dice il ministro dell’Economia.
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Giorgetti: "Individuare Lep, prerequisito per valutare le risorse"
E' "importante procedere all’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) che rappresentano un prerequisito essenziale per valutare le risorse necessarie a finanziare in ciascuna regione le funzioni fondamentali e i diritti civili e sociali da garantire su tutto il territorio nazionale", spiega.
Giorgetti: "Riscossione degli Enti locali un nodo centrale"
"La riscossione rappresenta un nodo centrale della gestione finanziaria degli enti locali, dal momento che, come ho già rappresentato, sono sempre più limitati i margini di manovra entro i quali gli enti possono agire per incrementare il livello delle proprie entrate", spiega il ministro in audizione sullo stato di attuazione e sulle prospettive del federalismo fiscale.
Giorgetti: "Migliorare la riscossione, residui attivi a quasi 85 mld"
"Il rispetto degli equilibri di finanza pubblica, anche alla luce delle nuove regole europee, richiede di avviare riflessioni su quali possano essere le migliori modalità per rafforzare la capacità di riscossione delle proprie entrate da parte degli enti locali e, al contempo, migliorare la compliance spontanea di tutti i contribuenti", dice.
"L’ammontare dei residui attivi - riferisce - è cresciuto nel tempo (da circa 74 miliardi nel 2020 a poco meno di 85 miliardi nel 2022), a dimostrazione di un abbandono graduale dell’accertamento per cassa e di rilevazione dei crediti nel rispetto dei principi contabili. Allo stesso tempo è aumentato l’importo dell’accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità, passato da circa 32 miliardi nel 2020 a poco meno di 35 miliardi nel 2022".
"Un andamento che riflette performance di riscossione che stentano a migliorare e che impongono conseguentemente un importo dell’accantonamento più elevato anche a fronte di un ammontare maggiore di residui attivi", aggiunge. "I dati mostrano che la difficoltà nella riscossione costituisce la principale causa delle crisi finanziarie degli enti locali", osserva ancora il ministro.
Giorgetti: "In federalismo invariata la pressione fiscale sui contribuenti"
"La realizzazione del federalismo 'simmetrico' prevede che, a seguito dell’abolizione dei trasferimenti erariali, alle regioni a statuto ordinario dovrà essere assicurato un ammontare di entrate tale da lasciare in ogni caso invariata la pressione fiscale sui contribuenti", dichiara Giorgetti.
"A tal fine, la compartecipazione all’IVA dovrà essere ripartita secondo il principio di territorialità, anche sulla base di dati fiscali a disposizione dell’Amministrazione finanziaria", aggiunge. "Tale attività è oggetto di specifiche milestones del Pnrr". La legge delega prevede, "inoltre, di 'razionalizzare i tributi regionali', oltre che di semplificare gli adempimenti e gli altri procedimenti tributari, e di modificare, abolire o trasformare alcuni tributi propri derivati in tributi propri regionali, o in tributi regionali dotati di maggiore autonomia", sottolinea, spiegando che "sono in corso le attività istruttorie per predisporre uno o più decreti attuativi di tali principi, anche per superare gli ostacoli operativi che hanno impedito la completa realizzazione del federalismo fiscale".
Assicurazioni, Giorgetti: "Sui premi servirebbe una riflessione complessiva"
"Sui premi assicurativi ci sarebbe da fare un riflessione più complessiva, visti anche i risultati eccellenti di tutte le compagnie di assicurazione", conclude infine il ministro dell'Economia Giorgetti.