Fisco, Maradona non era un evasore. Debito di soli 950€ ma lo hanno massacrato

La sentenza definitiva arriva dopo la morte del fuoriclasse argentino. L'avvocato: "Diego perseguitato ingiustamente per 25 anni"

di Redazione Economia
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Diego Armando Maradona (Lapresse)
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Fisco, Maradona perseguitato per 25 anni ma il suo debito non arrivava neanche a mille €

Diego Armando Maradona non era un evasore fiscale, ma la verità è venuta a galla solo dopo la morte del fuoriclasse argentino che si è spento il 25 novembre 2020. Una sentenza della Corte di giustizia tributaria mette la parola fine su una vicenda durata 25 anni. "Diego - tuona adesso il suo avvocato Angelo Pisani - è stato perseguitato ingiustamente. Come avevo promesso a Diego - spiega Pisani a Tuttonapoli - abbiamo riavvolto il nastro e fatto vincere il bene sul male, con un palese e incontestabile tre a zero. La sentenza - prosegue Pisani - dimostra inconfutabilmente e senza più possibilità di appello, proprio come già scritto dal suo difensore dopo la sua morte nel libro "l’avvocato del D10S" che Diego Armando Maradona è stato utilizzato e perseguitato ingiustamente".

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"Non solo - prosegue Pisani - dai giudici ma anche dal sistema mediatico/politico dell'epoca, infatti, dopo oltre 25 anni e un addebito di circa 40milioni e inchieste a suo carico che lo hanno esiliato da Napoli, oggi nel 2024 si riconosce conti alla mano che per le tre annualità doveva al fisco 952 euro mentre aveva un credito di 1000 non rimborsabile da condono oltre ad aver subito umiliazioni indicibili e pignoramento di orologio, orecchino e denaro per milioni di euro che ora dovranno esser restituiti con incalcolabili danni".