Fondazione Enasarco e budget, scossa ai piani alti: Confcommercio vota contro
L’ente che gestisce le pensioni degli agenti di commercio, presieduto da Alfonsino Mei, ha approvato il budget 2024-2026 (ma non all'unanimità)
Scossoni ai piani alti di Fondazione Enasarco: il "no" al bilancio e i segnali politici
Scossoni ai piani alti di Fondazione Enasarco, l’ente che gestisce le pensioni degli agenti di commercio, presieduto da Alfonsino Mei. Qualche giorno fa, infatti l’assemblea dei delegati della Fondazione ha approvato il budget per il periodo 2024- 2026. Ma il budget non è stato approvato all’unanimità perché a fronte di 34 voti favorevoli ci sono stati 26 voti tra astenuti e contrari tra cui Fnaarc, Uiltucs, Cigl, parte di Anasf, Federagenti-Anpit, contrari sono stati espressi da, Confcommercio, Confindustria, Confartigianato, Confcooperative. A favore, invece, hanno votato Confesercenti-Fiarc, parte di Anasf, Usarci/Cisl, Confapi e Ugl.
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Lo scossone riguarda la posizione di Confesercenti visto che il meccanismo di voto prevede che sui 60 delegati 20 siano espressione delle case mandanti e 40 degli agenti e visto che finora Confesercenti avendo la maggioranza delle case mandanti ha espresso i due attuali vicepresidenti dell’ente (Giuseppe Capanna e Domenico Siclari). Dal voto, però, è emerso che Confesercenti ha perso la maggioranza del voto delle case mandanti visto che sul totale dei 20 delegati i contrari e astenuti sono stati 11.
Non solo: l’altro segnale “politico” che esce dal voto è che dal lato degli agenti (40 voti) la maggioranza (34) è stata resa possibile solo grazie ai 4 voti espressi da Anasf, l’associazione dei consulenti finanziari, che s’è spaccata in due al voto.