Gedi e la cessione dei quotidiani del Nord Est, Marchi ha sborsato oltre 35mln

È di oltre 35 milioni di euro il prezzo che il numero uno del gruppo Save e di Banca Finint ha sborsato per prendersi i sei quotidiani del Nord Est targati Gedi

di Andrea Giacobino
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Economia

Gedi si libera dei quotidiani del Nord Est: i dettagli dell'operazione tra carta stampata e digitale 

È di oltre 35 milioni di euro il prezzo che Enrico Marchi, numero uno del gruppo Save e di Banca Finint assieme ad altri imprenditori del Nord Est, ha sborsato per rilevare dalla Gedi di John Elkann i sei quotidiani proprio del Nord Est e altri asset.

Il valore del “deal”, finora oggetto di indiscrezioni, è stato ovviamente messo nero su bianco nel doppio atto di cessione di ramo d’azienda firmato lo scorso 30 ottobre a Conegliano (Treviso) dove ha sede Banca Finint davanti al notaio Alberto Sartorio da Fabiano Begal, in quanto consigliere di Gedi News Network (Gnn) e amministratore delegato di Gedi Digital (Gd) da una parte e l’avvocato Maria Chiara Butturini, dall’altra, in rappresentanza di Nord Est Multimedia (Nem), la società acquirente di Marchi & c.

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La prima cessione ha riguardato il ramo d’azienda editoria (appunto i sei quotidiani), il cui valore è stato concordato in 38,4 milioni. A questo si sono aggiunti 738mila euro di avviamento e 2,3 milioni del valore di immobili e terreni situati a Gorizia, Monfalcone e Udine. A fronte di queste attività, però, figuravano quasi 7 milioni di passività e ciò ha determinato il prezzo finale di 34,48 milioni corrisposto a Gnn mediante bonifico di pari entità effettuato il giorno stesso da Banca Finint.

Il secondo ramo d’azienda oggetto di vendita a Nem ha riguardato la parte digitale, ossia i domini dei sei quotidiani e gli abbonati digitali il cui prezzo finale, sempre pagato il giorno steso, è stato concordato in 604mila euro. Tra i soci di Nem, presieduta da Marchi, oltre a Banca Finint figurano la Fin.Steel dell’imprenditore siderurgico Alessandro Banzato, il Gruppo Video Media (emanazione di Confindustria Vicenza), la Findan (Danieli), la Finaid dei fratelli Enrico e Tomaso Carraro (proprietari dell’omonimo gruppo di macchine agricole, già quotato) e la Athena di Luigi Nalini co-proprietario della quotata Carel Industries e con quote minori Ance e Confindustria di Udine e le fondazioni bancarie CariTrieste e CariVerona. Nei giorni scorsi, infine, Nem ha trasferito la sede legale da Conegliano a Venezia.