Generali licenzia Cirinà: "Non leale".Calta porta già in dote 1 euro al titolo
Il dirigente, che figura nella lista concorrente per il Cda presentata da Caltagirone, era stato sospeso dall'incarico di Austria & CEE Regional Officer
Generali, il Cda ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro con effetto immediato
Generali sfonda quota 20 euro e, grazie a un rialzo di oltre il 5%, tocca i massimi da ottobre 2008 nel giorno in cui i top manager della lista Caltagirone, il candidato presidente Claudio Costamagna e l'amministratore delegato Luciano Cirinà, sono a Washington per iniziare il roadshow americano di presentazione del programma strategico Awakening The Lion. Gli Stati Uniti vengono considerati un palcoscenico chiave per illustrare il progetto alternativo per il Leone (diffuso per la prima volta venerdì scorso) considerato il peso probabilmente decisivo che avranno gli investitori istituzionali esteri nel voto in assemblea del 29 aprile. Dopo la tappa in Usa, che prevede poi una serie di sessioni virtuali, sarà la volta di Londra, altro snodo cruciale del roadshow.
Sempre oggi, invece, il Leone ha comunicato la decisione del cda di interrompere il rapporto di lavoro con Cirinà, che era sospeso, per "violazione degli obblighi di lealtà" per "la grave violazione di altri obblighi previsti dal contratto di lavoro". Intanto, il titolo Generali corre e sale del 3,71% a 20,14 euro (lo stoxx assicurativo Ue è il migliore del Vecchio Continente con +1,7%) con volumi sostenuti. Dal 7 marzo, cioè da quando i listini Ue hanno iniziato un robusto recupero, il rally super ormai il +28% alimentato da vari fattori: l'attesa per l'assemblea di fine aprile, i plausibili acquisti di coloro che - in quella assemblea - saranno protagonisti della sfida per la nomina del cda (Francesco Gaetano Caltagirone ha dichiarato di essere oltre il 9%), non ultimo anche il programma strategico presentato dalla lista dell'imprenditore romano, con target più ambiziosi rispetto al business plan dell'attuale Ceo Philippe Donnet, sostenuto dalla lista del cda.
Lo schema illustrato venerdì scorso (da giovedì il rialzo del titolo è di circa il 6% da 19,065 a 20,14 euro) prevede in particolare una crescita composta (Cagr) superiore al 14% dell'utile per azione (contro il +6%-8% del piano Donnet), cassa cumulata disponibile per 9,5-10,5 miliardi a fine 2024 e conferma della attuale dividend policy. Al tempo stesso, un miglior posizionamento per la crescita, con un cost/income ratio sotto il 55% (risparmi lordi fino a 600 milioni di euro).
Il punto d'atterraggio del percorso disegnato è un utile netto "full potential" di 4,2-4,6 miliardi nel 2024 e oltre 5 miliardi nel 2025-2026 contro i 2,8 miliardi del 2021. Per raggiungere questi risultati un ruolo rilevante viene assegnato all'M&A con un potenziale budget di 7 miliardi, di cui 2 miliardi grazie alla leva. Anche gli analisti, da venerdi' ad oggi, hanno iniziato a esercitarsi sul programma strategico della lista Caltagirone.
E se il mercato il proprio responso l'ha dato in modo ampiamente positivo, alcuni analisti hanno espresso qualche perplessita' sul rilevante trend di crescita dell'utile messo nero su bianco da "Awakening The Lion". Oggi per esempio Banca Imi sottolinea che "un'accelerazione della traiettoria è sempre possibile, ma un Cagr dell'utile a doppia cifra in un contesto inflazionisticoè difficile da ottenere".
Berenberg ritiene che il piano alternativo abbia valore nonostante i potenziali rischi legati al fatto di avere più debito e più M&A. A parere del broker, la soluzione migliore per gli investitori sarebbe una vittoria di misura della lista del cda in assemblea, in modo che il management sia stimolato a far meglio dell'attuale 6-8% di Cagr dell'utile.
Infine, va ricordato che in mattinata il deputato Iv Luigi Marattin ha lasciato in polemica la Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario - "e' stato superato ogni limite", ha detto - dopo che quest'ultima, come anticipato sabato da Milano Finanza, ha convocato il Ceo di Generali Philippe Donnet per "approfondire le recenti dinamiche azionarie e di governance", anche alla luce della recente relazione del Sistema informazione per la sicurezza della Repubblica che ha evidenziato "dinamiche di governance e azionarie nel settore assicurativo che potrebbero riverberarsi negativamente sul tessuto socio-economico nazionale".
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