Gli affari di Esselunga con le coop? Uno schiaffo a Bernardo Caprotti

Per decenni il patron di Esselunga si è caratterizzato per i ripetuti attacchi al mondo delle Coop

di Redazione Economia
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L'accusa di frode fiscale a Esselunga

Che cosa direbbe Bernardo Caprotti oggi? L’uomo che ha introdotto in Italia i supermercati e la grande distribuzione? Se lo chiede in un articolo il sito Start Magazine.

Per decenni il patron di Esselunga si è caratterizzato per i ripetuti attacchi al mondo delle Coop. Un sistema di aiuti e agevolazioni che definiva “falce e carrello” (titolo del suo pamphlet autobiografico) che favoriva i suoi competitor, tacciati di concorrenza sleale. ma pure di “aver giocato sporco per fermare Esselunga”.

Nel 2007 Caprotti scrisse al Sole 24 Ore accusando le coop di “pagare la metà delle tasse”, coperture politiche da parte dei partiti della sinistra, posizioni di monopolio in intere regioni. Insomma, “disastroso e pericoloso per il mercato” il modo di operare delle galassie cooperative.

Se non puoi vincerle, unisciti a loro, deve aver pensato qualcuno della nuova guardia. E così ecco che a un certo punto Esselunga inizia a porre in essere – secondo l’accusa degli inquirenti – una frode fiscale nelle detrazioni Iva propiziata indirettamente proprio dalle odiate coop, usate come «filtro» di serbatoi di manodopera. Sono indagati l’attuale direttore finanziario Albino Rocca e il suo predecessore Stefano Ciolli, andato in pensione a settembre 2022, con l’ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e la stessa Esselunga

È scattato così il reato di frode fiscale per avere messo in contabilità come voci di costo le fatture relative a operazioni giuridicamente inesistenti in quanto riferite a contratti di appalto con le cooperative e non a contratti di somministrazione di manodopera: un fondo nero da 221 milioni di euro più Iva superiore a 47 milioni. Il periodo considerato inizia nel 2016 e arriva al 2 maggio 2023. L’indomani della festa del lavoro, per una ben poco ilare coincidenza.

 

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