Goldman Sachs crolla nei profitti ma porta lo stipendio del Ceo a 31 milioni

Si infiamma il dibattito a Wall Street considerando che l'utile del 2023 è stato il più basso dal 2019 e che la banca ha tagliato migliaia di posti di lavoro

di Redazione Economia
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Goldman Sachs, profitti giù del 24% ma aumento di stipendio per l’ad della banca d'investimento

David Solomon, amministratore delegato di Goldman Sachs, ha ricevuto 31 milioni di dollari nel 2023, con un aumento del 24% rispetto ai 25 milioni ottenuti l’anno precedente. Un aumento che non rispecchia il calo dei profitti della banca che sono crollati di uno speculare 24% nell'anno, scendendo a 8,52 miliardi di dollari.

Il consiglio di amministrazione ha giustificato questo incremento attribuendolo al successo della strategia di riorientamento della banca, che ha visto una riduzione dei progetti nel retail banking.  Solomon vedrà ora un compenso di 31 milioni, distribuiti tra stipendio base (2 milioni) , bonus in contanti (8,7 milioni) e azioni (20,3 milioni).

Inoltre, il Ceo di Goldman Sachs ha ottenuto un incremento salariale notevolmente superiore rispetto al Ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, il cui stipendio è aumentato del 4,3% a 36 milioni, nonostante quest'ultimo abbia registrato un aumento dei profitti del 33% nel corso dell'anno precedente, portando il colosso bancario statunitense a un nuovo record di 49,6 miliardi di dollari.

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La controversia si fa sentire soprattutto per Goldman Sachs, poiché nel 2023 l'utile netto è stato il più basso dal 2019, con un ritorno sul capitale del 7,5%, circa la metà rispetto ai principali concorrenti. Un dibattito che agita Wall Street soprattutto considerando che, oltre alla diminuzione degli utili, la banca ha tagliato migliaia di posti di lavoro per adeguarsi alla temporanea contrazione del mercato dell'investment banking.

Tuttavia, il consiglio di amministrazione di Goldman Sachs ha piena fiducia in Solomon, come dimostrato in più occasioni durante gli ultimi due anni, quando ha difeso il banchiere dalle critiche, anche da parte dei partner della banca, che chiedevano la sua rimozione. Tra le critiche mosse al suo operato, c'è stata anche l'accusa che il 62enne banchiere, noto per la sua passione per la musica e per le esibizioni come DJ con il nome d'arte D-sol, dedicherebbe troppo poco tempo al lavoro in ufficio.

Solomon l'anno scorso aveva annunciato di rinunciare ufficialmente alle esibizioni pubbliche da DJ per porre fine alle polemiche sulle presunte distrazioni sul lavoro, alimentate principalmente da coloro che non condividono la sua strategia all'interno della banca.