Governo, addio extradeficit: rischio manovra correttiva. L'Italia cresce poco
Il governo comincia a mettere le mani avanti: Giorgetti e Fitto chiedono all'Ue di sospendere il Patto di stabilità. Meloni attesa da un autunno bollente
Manovra, l'allarme di Giorgetti e Fitto sui conti dello Stato. La richiesta all'Europa e lo zero virgola di crescita
Il governo Meloni si prepara ad affrontare un autunno che più che caldo sembra diventare bollente. Sono tante le questioni che fanno tremare l'esecutivo ma una su tutte è la prossima manovra finanziaria. L’Italia che torna allo zero virgola, quest’anno e il prossimo. I previsori - si legge su Repubblica - sono convinti che l’1% di rialzo del Pil atteso dal governo sia ormai fuori dalla nostra portata nel 2023. E credono che per trascinamento sia improbabile anche nel 2024. Uno scenario macroeconomico da brividi che piomba sui tavoli della politica al rientro dalle ferie. E che alimenta il timore non solo di non riuscire a fare una manovra d’autunno espansiva guidata dalle promesse elettorali. Ma di dover correggere i conti cammin facendo in un anno elettorale cruciale, come il prossimo con le europee di giugno.
Prospettive che non a caso - prosegue Repubblica - spingono il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il suo collega, ministro al Pnrr, Raffaele Fitto quasi sul punto di chiedere una moratoria all’Europa perché sospenda ancora il nuovo Patto di stabilità con le stringenti regole su deficit e debito. O almeno storni la spesa per investimenti, così da alleggerirne il peso. I conti italiani non tornano, ormai lo dicono numeri e grafici. E gli esponenti di spicco del governo Meloni mettono le mani avanti.
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Giorgetti fa capire che "la legge di Bilancio sarà complicata, non si potrà fare tutto". Fitto dice in modo esplicito che "senza un accordo su un nuovo modello, torna il vecchio Patto di stabilità e l’Italia rischia". Rinunciare al libro dei sogni - prosegue Repubblica - diventa allora quasi l’ultimo dei problemi del governo Meloni. Anche il vicepremier Matteo Salvini ammette che "flat tax, abolizione della legge Fornero, pace fiscale sono obiettivi di legislatura". Addio bandierine, dunque. O almeno arrivederci. La questione ora è come rimettere nei binari l’economia.