Governo, guerra ai finti poveri. Concordato, 700mila lettere di richiamo a chi dichiara meno dei propri dipendenti

Nuova ondata di Pec anti-furbetti. Nel mirino le Partite Iva che dichiarano sotto i 15mila€ ma non aderiscono all'accordo biennale col Fisco

di redazione economia

Maurizio Leo Viceministro Dell' Economia e Finanze
Economia

Concordato preventivo, nuova scadenza fissata per il 12 dicembre. Partono le Pec ai presunti furbetti

Il governo Meloni ha aperto una nuova finestra per permettere alle aziende di aderire al concordato preventivo biennale, la nuova scadenza è fissata per il 12 dicembre. Ma il Tesoro ha deciso di intensificare la pressione, in particolare punta a individuare le anomalie e questa volta - in base a quanto risulta a Il Sole 24 Ore - non intende fare sconti a quelle 700mila partite Iva che dichiarano meno dei propri dipendenti fermandosi sotto i 15mila euro e soprattutto sotto il limite minimo di reddito per categoria preso a base di riferimento per l’adesione all'accordo fiscale che prevede due anni senza controlli delle dichiarazioni alle aziende in regola o che accettano di mettersi in regola saldando eventuali debiti col Fisco.

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Dalla notte di ieri la Sogei, il braccio operativo dell’amministrazione finanziaria, ha rilasciato in rete una nuova ondata di Pec come secondo avviso ai naviganti e soprattutto a quei contribuenti che agli occhi del Fisco si fingono dei finti poveri. Proprio all’interno di questa platea si concentrano ora le ulteriori attenzioni dell’amministrazione finanziaria che ha individuato, con una nuova selezione mirata, quei contribuenti che hanno uno o più specifici fattori di anomalia. A partire dall’aver denunciato al Fisco redditi inferiori a quelli dei dipendenti dello stesso settore economico.

Da questa seconda scrematura - prosegue Il Sole - è emersa, come detto, una platea complessiva di 700mila partite Iva, che rappresentano quindi un segmento importante delle circa 900mila con redditi sotto i 15mila euro (si veda la tabella in pagina). A queste imprese e professionisti il Fisco ricorda che possono ancora integrare la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2023 presentata a fine ottobre. La scadenza definitiva è fissata per il 12 dicembre.

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