Governo, tecnici contro il Def in bianco: "Non indicare cifre è un pericolo"
Il piano di Meloni e Giorgetti per trattare condizioni migliori con la nuova Commissione Ue mette in allarme gli economisti
Governo, la "pazza" idea di Meloni e Giorgetti e le preoccupazioni sul Def
Meloni e Giorgetti studiano un piano per il Def, l'obiettivo sarebbe quello di non indicare le esatte cifre del provvedimento sperando di trattare condizioni migliori con la nuova Commissione Ue. Ma i tecnici insorgono: "Questo è un pericolo". Palazzo Chigi e il Tesoro hanno l’accordo sul Def: l'idea è approvare un Documento di economia e finanza - si legge su La Stampa - solo con il quadro macroeconomico tendenziale, ovvero con le stime a legislazione vigente, senza indicare gli obiettivi di finanza pubblica stabiliti dal governo. La decisione definitiva, però, sarà presa soltanto oggi, anche alla luce degli ultimi dati del Superbonus, che ha già superato i 210 miliardi di euro di impatto e veleggia verso i 250.
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Negli ambienti tecnici, gli economisti dell’Upb, dell’Istat, di Ref ricerche e di altri osservatori consultati da Parlamento ed esecutivo - prosegue La Stampa - si interrogano su un’opzione di questo tipo. Secondo Giampaolo Galli dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica, "il governo sarebbe tenuto a fare sia il quadro tendenziale sia quello programmatico; è già successo con Draghi che non si presentassero le stime programmatiche, ma allora eravamo a cavallo con le elezioni del 2022". Irene Tinagli, deputata Pd e presidente della commissione per i problemi economici e monetari a Bruxelles, commenta: "Un Def senza le indicazioni programmatiche sarebbe una grave mancanza, lascerebbe tutti nell'incertezza: i cittadini, gli investitori, le istituzioni europee e internazionali".