Presentato il piano strutturale di bilancio, Mef: "Deficit sotto 3% già nel 2026"

Il viceministro all'economia Leo: "Ok a testo unico riscossione"

di redazione politica

Mario Draghi -  

Economia

Presentato il piano strutturale di bilancio

Il Consiglio dei ministri ha esaminato lo schema del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, introdotto nell'ambito della riforma delle regole di bilancio europee. La traiettoria di spesa netta inserita nel Piano, che rappresenta il nuovo indicatore univoco sottoposto alla sorveglianza della Commissione, è in linea con le aspettative delle autorità europee. Lo fa sapere il Mef. Nell'orizzonte temporale considerato dal Piano il tasso di crescita della spesa netta si attesterà su un valore medio prossimo all'1,5 per cento. La traiettoria, inoltre, è coerente con l'andamento dei principali saldi di finanza pubblica già previsto dal Programma di Stabilità dello scorso aprile. Il governo continua a portare avanti "una politica fiscale prudente e responsabile, proponendo un percorso di rientro dal disavanzo eccessivo realisticamente più ambizioso di quello prefigurato dalla Commissione europea attraverso la traiettoria tecnica, impegnandosi a scendere sotto la soglia del 3% del rapporto deficit/Pil già nel 2026", prosegue la nota. "Dopo il 2026, il percorso proposto consentirà di garantire la stabilità del debito pubblico italiano e permettere alla finanza pubblica di affrontare con maggiore efficacia le sfide future".

Il Piano definisce anche le linee strategiche relative alle riforme e agli investimenti che il Governo ritiene di realizzare nell'orizzonte di riferimento, in particolare quelle funzionali all'estensione da 4 a 7 anni del periodo di aggiustamento. Il Piano, precisa la nota, include riforme ed investimenti che proseguono il percorso intrapreso con il Pnrr e lo aggiornano per agire con maggiore incisività su sfide quali la Pa, giustizia, miglioramento dell'ambiente imprenditoriale, compliance fiscale.  

Fisco: Leo, ok Cdm testo unico riscossione e versamenti

Dopo i testi unici su giustizia tributaria, tributi erariali minori e sanzioni tributarie, attualmente all’esame del Parlamento, oggi il Consiglio dei ministri ha approvato in prima lettura il testo unico in materia di versamenti e di riscossione”. Lo annuncia Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze.

“Si tratta del quarto testo unico approvato dal Governo Meloni - ricorda Leo - a dimostrazione del nostro impegno costante per semplificare e razionalizzare le attuali norme in materia tributaria”.  Leo spiega che “rispetto al percorso dei testi unici, con l’approvazione del provvedimento odierno, possiamo dire di essere a metà del percorso. In totale ne sono previsti otto. Andiamo avanti nel percorso di attuazione della riforma fiscale, per la costruzione di un fisco più equo e moderno”.

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Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, su proposta del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, ha nominato il generale Giovanni Caravelli, attuale direttore dell'Aise, prefetto della Repubblica. La proposta, sempre secondo quanto si apprende, ha trovato il consenso unanime di tutti i ministri. La nomina a prefetto di Caravelli è la conferma, a quanto apprende l'Ansa, che "il Governo nella sua interezza lo stima profondamente e gli è grato per il contributo alla sicurezza della Nazione". La proposta, si apprende sempre, è stata subito condivisa durante la riunione del Cdm dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Nei giorni scorsi erano divampate polemiche in seguito alla divulgazione del verbale delle dichiarazioni rese da Crosetto al procuratore di Perugia Raffaele Cantone, nelle quali emergevano critiche al servizio segreto esterno.

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