Serie tv, Fremantle non spinge gli utili di Luxvide. A riserva 8,6 milioni

Conti in tasca alla casa di produzione che ha realizzato la terza stagione di "Doc, nelle tue mani"

di Andrea Giacobino
 Matilde Gioli Luca Argentero
Economia

Fremantle non spinge gli utili di Luxvide Finanziaria

Il secondo bilancio approvato nell’era Fremantle, uno dei principali gruppi di produzione culturale e di intrattenimento al mondo, vede calare l’utile di Luxvide Finanziaria, casa romana di produzione cinematografica con oltre 700 addetti fondata dal defunto Ettore Bernabei e controllata da marzo del 2022 al 70% dal gruppo di entertainment tramite la FremantleMedia Italy Group guidata da Andrea Scrosati, mentre la famiglia Bernabei tramite la Rml Partecipazioni è rimasta al 30%, a cominciare da Luca che ne è amministratore delegato.

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Qualche giorno fa, infatti, i soci hanno mandato a riserva l’intero profitto di oltre 8,6 milioni di euro segnato nel bilancio ordinario 2023 che si confronta con quello di 11,2 milioni del precedente esercizio. La diminuita redditività è frutto di un calo dei ricavi passati anno su anno da 66,8 milioni a 53,3 milioni di cui 42,4 milioni derivati dalle sette serie consegnate nell’anno e 10,5 milioni dallo sfruttamento dei diritti.

Le sette serie sono state: “Buongiorno mamma 2”, “Che Dio ci aiuti 7”, “Un passo dal cielo 7”, “Blanca 2”, “Doc, nelle tue mani – terza stagione”, “Fantastici 5” e “Odio il Natale 2”. Luxvide ha prodotto lo scorso anno la 14esima serie del fortunatissimo “Don Matteo” per Rai1 in onda in autunno e la seconda serie di “Viola come il mare” la cui programmazione è appena partita su Canale 5.

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La società nel 2023 ha incassato 10,8 milioni di tax credit, ma anche la gestione finanziaria è lievemente peggiorata anno su anno per l’aumento dei tassi d’interesse e così l’indebitamento bancario netto è salito da 15,7 milioni a quasi 18 milioni, comunque in forte calo dai quasi 36 milioni del 2020. I debiti correnti verso banche sono di 28 milioni e quasi tutti autoliquidanti.

 

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