Imballaggi, nuova stretta da Bruxelles: no alle plastiche monouso: cosa cambia
Si punta a ridurre drasticamente l'utilizzo della plastica, promuovendo l'adozione di imballaggi più leggeri, con un peso inferiore ai 15 microgrammi
Imballaggi, ecco le nuove regole Ue che limitano il monouso
Da Bruxelles arriva una notizia positiva che riguarda non solo l'intera Europa ma anche l'Italia: i negoziatori del Parlamento europeo, della presidenza belga del Consiglio dell'Unione Europea e della Commissione hanno raggiunto un accordo politico preliminare sulla proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. L'accordo diventerà ufficiale solo dopo la sua adozione formale da parte del Parlamento e del Consiglio UE.
Con quest'accordo si mira a contrastare l'aumento dei rifiuti da imballaggio nell'UE per promuovere un'economia più circolare, favorendo il riuso e il riciclo degli imballaggi anziché lo smaltimento. La proposta iniziale della Commissione, più rigida sui requisiti di riutilizzo degli imballaggi, aveva suscitato controversie soprattututto nella filiera italiana del packaging. Tuttavia, il compromesso raggiunto in Commissione Europea soddisfa l'Italia.
Tra i punti cardine di questa storica intesa vi è la volontà di ridurre drasticamente l'utilizzo della plastica, promuovendo l'adozione di imballaggi più leggeri, con un peso inferiore ai 15 microgrammi. Questa scelta non solo contribuirà a ridurre l'inquinamento da plastica, ma anche a contenere il consumo complessivo di risorse. In particolare, l'accordo si concentra anche sull'importanza di adottare imballaggi riciclabili e privi di sostanze nocive, garantendo così la sicurezza dei consumatori e la tutela dell'ambiente. Parallelamente, si punta a migliorare la raccolta differenziata, aspetto cruciale al fine di massimizzare il riciclo e ridurre il volume di rifiuti destinati alle discariche.
Un elemento chiave di questo accordo è il cronoprogramma per la riduzione degli imballaggi. Si prevede una diminuzione del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. Ma la plastica rimane comunque il fulcro delle preoccupazioni, e tutti gli Stati membri dell'UE sono ora chiamati a evitare l'utilizzo di imballaggi in plastica non riutilizzabili. Tuttavia, sono previste eccezioni per la plastica compostabile, come spesso accade anche in Italia.
Alcune disposizioni dell'accordo vietano l'uso di plastica monouso per frutta, verdura fresca, e cibi e bevande consumati in bar e ristoranti, oltre a limitare l'utilizzo di altri oggetti monouso come la pellicola termoretraibile per le valigie negli aeroporti, porzioni individuali (come condimenti, salse, panna, zucchero), e prodotti in miniatura per i prodotti da toilette negli alberghi anche sono vietate.
Per quanto riguarda le bevande, si mira a promuovere il riutilizzo degli imballaggi entro il 2030, eccezion fatta per specifiche categorie di prodotti. Sarà inoltre obbligatorio per i distributori finali di bevande e cibi da asporto offrire ai consumatori la possibilità di utilizzare contenitori riutilizzabili entro il 2030. Ulteriori innovazioni includono l'incoraggiamento degli Stati membri a promuovere l'uso dell'acqua del rubinetto nei locali, preferibilmente in contenitori riutilizzabili o ricaricabili, riducendo così il consumo di bottiglie di plastica.
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Infine, entro il 2029, il 90% dei contenitori monouso in plastica e metallo fino a tre litri dovrà essere raccolto separatamente attraverso sistemi di deposito e restituzione, promuovendo una maggiore responsabilità nell'utilizzo e nel riciclo degli imballaggi.
In questo contesto è degno di nota l'impegno e il progresso compiuto dall'Italia nel settore del riciclo. Negli ultimi decenni, il Paese ha registrato un notevole aumento nella raccolta degli imballaggi in plastica, passando da 114.000 tonnellate nel 1997 a 1.500.000 tonnellate l'anno scorso, rappresentando un incremento del 1.216%.
"Come Italia siamo riusciti ad attenuare l'obbligo di ricorrere al riuso quando non sussistono delle vere motivazioni ambientali, ma confermando un approccio ambizioso nella riduzione dei rifiuti da imballaggio riteniamo che debba essere flessibile, valorizzando maggiormente le esperienze nazionali. C'è ancora da lavorare sui divieti per alcuni imballaggi monouso, la loro portata è stata tuttavia ridotta e circoscritta alla plastica", ha commentato in serata il ministro Pichetto Fratin.