Inpgi, Tridico: in Inps non per gestione ma per squilibrio pensionati-assunti

Gli interventi al seminario "L'Inpgi passa all'Inps. Come cambia la busta paga e il futuro previdenziale dei giornalisti"

Economia
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Pensioni dei giornalisti, a luglio il passaggio dell'Inpgi all'Inps

"Il motivo fondamentale dell'assorbimento dell'Inpgi in Inps non ha un'origine di tipo gestionale, non c'e' nessun problema di tipo organizzativo, c'e' essenzialmente un problema macro di entranti nel mercato del lavoro che e' la meta' degli uscenti, che da' origine a un disavanzo strutturale irrecuperabile". Lo ha precisato il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, intervenendo al seminario 'L'Inpgi passa all'Inps. Come cambia la busta paga e il futuro previdenziale dei giornalisti', organizzato dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro.

Previdenza giornalisti, lo squilibrio strutturale: mille pensionati annui a fronte di di circa 500 assunzioni

Tridico ha evidenziato, in particolare, il dato che indica una media di mille pensionati annui a fronte di di circa 500 assunzioni, accompagnato da uno squilibrio delle retribuzioni medie dei nuovi giornalisti ("pari a 20mila euro, contro i ratei pensionistici degli attuali giornalisti tre volte superiori"). Mentre il patrimonio netto, ha sottolineato, "nell'arco di 10 anni si sarebbe azzerato". Ma secondo il presidente dell'Istituto di previdenza ad "avere scarsa possibilita' di essere sostenibili, in una societa' evoluta complessa", sono proprio i fondi categoriali sostitutivi.

"La solidarieta' tra i contribuenti - ha spiegato -viene a mancare nel momento in cui la professione del giornalista non esiste o cambia e deve essere sostituita da un'altra categoria che non hai". E intervento del Governo, ha fatto rilevare, anche se "tardivo", rappresenta "il miglior compromesso possibile", anche grazie all'esclusione dall'assorbimento nella previdenza pubblica di Inpgi2, che "e' il presupposto per un'evoluzione nel senso privatistico di una professione di tipo ordinistico".

Quanto alla sostenibilita' dell'operazione per le casse dell'Istituto, Tridico ha assicurato: "All'interno dell'Inps ci sono stati altri, quello dell'Inpgi rappresenta lo 0,1% per numero di pensionati, e lo 0,3% in termini di contributi, il disavanzo di 200 milioni per noi e' molto, molto piccolo nella gestione complessiva dei fondi dell'istituto".

Inpgi, Macelloni: "Ottenuto la migliore soluzione possibile"

"Siamo riusciti, nelle condizioni di una crisi industriale di cui non si vede la fine e di cui forse ci si occupa anche poco, a ottenere la migliore soluzione possibile". Lo ha fatto rilevare la presidente dell'Inpgi, Marina Macelloni. "Giornalisti che hanno un lavoro dipendente e i pensionati - ha ricordato - saranno garantiti dalla previdenza pubblica, ma l'Inpgi continuera' a esistere, si trasformera' e restera' un presidio fondamentale di difesa e tutela dell'autonomia di questa professione".

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Macelloni ha osservato, inoltre: "Aver mantenuto tutte le prestazioni passate, maturate e in essere, vuol dire aver avuto una storia riconosciuta e apprezzata. Abbiamo anche ottenuto la tutela dei lavoratori Inpgi, nessuno perdera' il posto di lavoro, perche' l'Inps garantira' il posto di lavoro ad almeno 100 persone, e abbiamo ottenuto il mantenimento di una cassa privata che tutelera' i giornalisti che svolgono lavoro autonomo". E ha quindi sintetizzato: "Abbiamo ottenuto tre cose: il riconoscimento della nostra storia, la tutela dei lavoratori Inpgi, la tutela dei lavoratori autonomi'.

La soluzione inserita nella legge di Bilancio, secondo Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, "ha un'importante caratterizzazione: garantisce i diritti acquisiti e ha permesso che il passaggio avvenga nel mondo piu' indolore possibile. Resta una punta di amaro per noi professionisti per quanto avviene all'Inpgi ma bisogna guardare all'equilibrio di sistema e ai diritti delle persone". Per Calderone il trasferimento della gestione principale Inpgi a Inps non rappresenta "una modifica di poco conto".

E ha aggiunto: "Mai avremmo voluto fare un passaggio di questo tipo, perche' so cosa vuole dire, credo anche che sia importante leggere i fenomeni di mutazione del mercato del lavoro e stare attenti a cio' che succede intorno a noi e coglierne i segnali, interrogarsi sul modo in cui sta cambiando la professione del giornalista e sulle ricadute per i giornalisti". 

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