Inter in vendita, Zhang vuole fare cassa: ecco come stanno le cose davvero
Fonti vicine al club smentiscono che sia stata avviata qualsiasi procedura ufficiale. Ma i conti piangono e gli Zhang devono rientrare
Inter in vendita? Ecco come stanno le cose
I tifosi dell'Inter sono di nuovo in fibrillazione: la Beneamata sarebbe in vendita. La notizia potrebbe essere positiva o negativa a seconda dei punti di vista. Positiva: perché la holding Suning, di proprietà della famiglia Zhang, ha accumulato un debito monstre tanto da essere stata costretta ad abbandonare il business del calcio in patria. Non solo: con la richiesta del Partito Comunista Cinese di ridurre gli investimenti non strategici all'estero, tutti coloro che detenevano partecipazioni in squadre sportive si sono visti costretti a passare alla "sopravvivenza", cioè a far vivere i team solo attraverso l'autofinanziamento. Infine, nel 2021 è stato sottoscritto un prestito triennale con Oaktree Capital da 275 milioni che prevede un tasso del 12% da corrispondere integralmente a giugno del 2024. Se Suning non trova i soldi per ripianare la sua posizione, l'Inter passa direttamente nelle mani del fondo Usa, un po' come accaduto al Milan con il fondo Elliott.
La notizia può però anche essere negativa. Perché dal loro ingresso nel capitale sociale nel 2016, gli Zhang hanno profuso investimenti per oltre 700 milioni di euro, anche se i conti sono notevolmente peggiorati specialmente a causa della pandemia. Hanno vinto uno scudetto (nel 2020 con Antonio Conte), due Coppe Italia e due Supercoppe. Insomma, un bilancio tutto sommato positivo dopo gli anni bui del post-Triplete. Semmai bisognerebbe pensare a come sono stati spesi i soldi. La cessione di Lukaku, un autentico capolavoro se si pensa alla resa del belga sia al Chelsea che all'Inter quest'anno, ha fruttato 110 milioni che sono stati reinvestiti in parte per acquistare Correa (sempre infortunato) e in parte immessi nelle casse del club. Anche la gestione del caso Skriniar non è stata perfetta: per il giocatore erano stati offerti 50 milioni quest'estate, si è preferito rifiutare e ora lo slovacco darà l'addio all'Inter a parametro zero.
In ogni caso, si torna a parlare di una possibile cessione del club. Ma a che cifra? Posto che ambienti vicini alla società riferiscono ad Affaritaliani.it che non si hanno particolari evidenze di queste volontà, l'assioma è semplice: se il Milan è stato valutato circa 1,2 miliardi di euro, non ci si può discostare molto da quella valutazione. Ma visto anche il debito accumulato con Oaktree, è facile pensare che si dovrebbe, nel caso, scendere sotto il miliardo. Anche perché rimane ancora l'incognita stadio. Non più tardi di ieri il sindaco di Milano Sala ha annunciato che vuole mantenere il Meazza "in vita". Sarà la casa di entrambe le squadre del capoluogo? Solo dell'Inter? È intorno a queste partite che si sta cercando di capire la valutazione complessiva del club. E se poi dovesse farsi avanti un compratore, c'è solo da sperare che si tratti di un facoltoso arabo (come nel caso di City, Psg o Newcastle) o di un americano munifico come nel caso del Chelsea.