Ita, il Tesoro toglie l’esclusiva a Certares: si riapre la trattativa

In una nota, il Mef ha sottolineato che “proseguono le interlocuzioni per la definizione di un possibile accordo di cessione del controllo di Ita"

di Marco Scotti
Giancarlo Giorgetti
Economia

Ita, il Tesoro toglie l’esclusiva a Certares

Un tempo si sarebbe detto, con metafora calcistica, “clamoroso al Cibali”. Ora, mutuando un’espressione diventata icastica, si dovrebbe dire “clamoroso in Via XX Settembre”: il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti deciso che con oggi, 31 ottobre, cessano gli obblighi di esclusiva che erano stati concessi il 31 agosto a Certares, Air France-Klm e Delta. In una nota, il Mef ha sottolineato che “proseguono le interlocuzioni per la definizione di un possibile accordo di cessione del controllo di Ita".

Secondo fonti vicine al dossier Certares sta lavorando giorno per giorno nell'analisi della ingente mole di informazioni per arrivare in tempi rapidi ad una offerta vincolante e definitiva.

Una prima proroga, rispetto alla scadenza naturale del 30 settembre scorso, era arrivata fino a oggi. Poi, con l’insediamento del nuovo esecutivo, si era capito che qualcosa poteva cambiare. Fonti bene informate davano Certares al lavoro per continuare a trovare la quadra con le sigle sindacali e le Authority. Che cosa succede ora? Può essere una mossa “tattica” del Mef, che chiede a Certares di accelerare nella definizione di alcune partite – dal nodo carburante fino a quello delle rotte e dei sistemi operativi – oppure potrebbe riaprirsi l’intera vicenda, riportando alla luce anche il dossier Msc-Lufthansa che sembrava definitivamente tramontato. 

Questo nonostante la scelta di togliere le deleghe ad Alfredo Altavilla, nei giorni scorsi, fosse sembrata la classica pietra tombale sulla trattativa. Non è un mistero, infatti, che l’ex braccio destro di Marchionne avesse predilezione per la cordata Msc-Lufthansa, mentre l’attuale amministratore delegato Lazzerini ha sempre avuto una predilezione per Certares. Il tutto in attesa che l’assemblea dei soci, dell’8 novembre, si pronunci sull’intera vicenda. Infine, c’è da ribadire come l’intera soluzione debba (o dovrebbe) essere conclusa entro la fine dell’anno per evitare una procedura d’infrazione da parte dell’Europa. 
 

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