Italgas, piano strategico da 7,9 mld. Focus su transizione green e digitale

La società leader nella distribuzione di gas presenta il nuovo piano al 2029 annunciando investimenti per 7,8 miliardi

di Redazione Economia
Paolo Gallo, Amministratore delegato di Italgas
Economia

Italgas presenta il piano strategico 2023-2029. Pronti 7,8 mld per investimenti

Il piano Italgas 2023-2029 prevede "investimenti complessivi per 7,8 miliardi di euro principalmente dedicati agli interventi per lo sviluppo di asset e attività di distribuzione del gas in Italia e in Grecia, alle attività di efficienza energetica e allo sviluppo nel settore idrico. In questo settore, dopo gli accordi di acquisizione degli asset di Veolia recentemente annunciati, il Gruppo si aspetta di cogliere ulteriori opportunità di crescita".

Il contesto continua a essere fortemente condizionato dagli effetti della guerra in Ucraina; l’Ue con il REPowerEU ha tracciato un percorso – volto a garantire il raggiungimento degli obiettivi di diversificazione delle fonti, sicurezza energetica, decarbonizzazione dei consumi e competitività economica delle imprese – che fa leva su gas rinnovabili (biometano e idrogeno) ed efficienza energetica. In particolare, biometano e idrogeno sono le fonti che al 2030 dovranno sostituire circa il 50% della quota di gas naturale d’importazione russa in UE (circa 70 dei 155 miliardi di metri cubi del 2021).

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Un obiettivo che affida ai DSO (Distribution system operators, ndr) del gas la responsabilità di garantire la sicurezza energetica dell’Unione, dotando i rispettivi Paesi di network digitali, intelligenti e flessibili, in grado anche di stimolare la produzione di questi gas, favorire gli allacciamenti diretti e abilitarne l’utilizzo diffuso. Il Piano Strategico 2023-2029 prosegue nel percorso di trasformazione avviato già da tempo con l’obiettivo di fare di Italgas la prima utility gas al mondo con un network interamente digitalizzato.

Per lo sviluppo e l’upgrade del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 4,6 miliardi di euro. Nel dettaglio, 1,6 miliardi di euro (+100 milioni circa rispetto al precedente Piano) sono destinati alla prosecuzione dei programmi di trasformazione digitale della rete con l’obiettivo di disporre già nel 2024 di un network interamente digitalizzato e, per il 90%, controllato da remoto attraverso DANA (Digital Advanced Network Automation), il software proprietario.

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Tali investimenti creeranno, inoltre, le condizioni per allacciare alla rete di distribuzione italiana e greca circa 400 impianti di biometano e di sviluppare la tecnologia del reverse flow verso la rete di trasporto per consentire l’accoglimento, di fatto senza limiti, dei quantitativi non consumati a livello locale. Nel contesto di una rete digitale e “multigas”, continua lo sviluppo di uno smart meter proprietario “H2 ready”.

Il primo prototipo, realizzato con materiali riciclati e riciclabili, è previsto entro l’anno in corso con lo sviluppo industriale previsto nei prossimi due. Il piano include gli investimenti relativi all’installazione su scala del nuovo contatore a partire dal 2025-2026, anche in sostituzione dei contatori con tecnologia GPRS, in via di dismissione.

Il piano prevede inoltre 2,9 miliardi di euro destinati alla prosecuzione delle attività di repurposing, sviluppo e miglioramento delle infrastrutture esistenti, tenendo conto anche del completamento delle iniziative già lanciate negli anni scorsi e degli investimenti in asset centralizzati. Di questi, circa 170 milioni di euro sono destinati al completamento del processo di metanizzazione della Sardegna: costruzione delle ultime reti “native digitali” e conversione a gas naturale delle reti attualmente alimentate ad aria propanata e GPL.

Già oggi il gruppo Italgas, attraverso la controllata Medea, è il principale operatore della Sardegna con una presenza, totale o parziale, in due terzi dei Bacini in cui è suddivisa l’isola (24 su 38), 2.500 chilometri di reti in gestione (di cui 1.500 digitalizzati), 78 comuni serviti dal metano e 67 depositi criogenici di gas naturale liquefatto (GNL) che garantiscono continuità e massima flessibilità di approvvigionamento. Risultati che hanno peraltro impresso un nuovo forte impulso allo sviluppo delle infrastrutture energetiche dell’isola e attratto nuovi operatori.

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Il Piano prevede 100 milioni di euro di investimenti destinati alla crescita per linee esterne nel settore gas attraverso operazioni selezionate e in linea con l’approccio finora adottato.

Il titolo scivola in Borsa dopo l'annuncio del piano strategico

Il nuovo piano presentato da Italgas non sembra spingere le quotazioni del gruppo che, poco dopo le 12, in Borsa cede il 2,68% (5,46 euro per azione). 

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