Italia-Cina, si ricomincia dal mobile: nasce un parco industriale a Nankang

di Redazione
Il Salone del Mobile.Milano 2023 chiude con un +15% rispetto al 2022
Economia

Italia-Cina, si ricomincia dal mobile

L'Italia, con la sua forte propensione all'export, considera la Cina un partner economico-commerciale strategico, che rappresenta il principale attore in Asia e il secondo al di fuori dell'Unione Europea dopo gli Stati Uniti. L'obiettivo è di presentare alla controparte cinese le ampie opportunità di scambi commerciali e investimenti offerte dal panorama imprenditoriale italiano, considerando anche l'importanza che le nostre aziende attribuiscono al partenariato con Pechino.

Gli Stati Uniti non li amano più da quando non possono più sfruttarli, Elon Musk licenzia 14 mila persone dando la colpa a loro, Tiktok toglie pubblico a Meta e rischia il bando dagli States, ma la concretezza cinese non si flette. Le miriadi di imprenditori che si sono affermati nel miliardo e 400 milioni di abitanti della Repubblica popolare di Cina rilanciano. E se il Salone del mobile non li accoglie – si sa, la lista d’attesa è lunga – loro si prendono il fuori salone e un evento politico-economico per dire che sanno produrre anche bei mobili, che li vogliono produrre per venderli e comprarli dall’Italia, e sfoggiano una bellissima joint-venture appena firmata con Filosofà, un’azienda del distretto del salotto di Altamura.

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Il convegno "Rafforzare e consolidare i rapporti tra Cina ed Europa" svoltosi a Milano ha rappresentato un'importante occasione per discutere della doccia scozzese che piove sui rapporti economici Italia Cina, che però pochi giorni fa il ministro degli Esteri Tajani ha in qualche modo fatto finire, ufficializzando la determinazione del governo a stipulare un nuovo accordo strategico sull’economia con Pechino.

E al termine del convegno, la firma dell'accordo per il Parco Industriale Sino-Italiano del mobile ha segnato un passo concreto verso una maggiore collaborazione e un'espansione delle relazioni bilaterali, dimostrando l'impegno concreto verso una cooperazione economica più stretta tra i due paesi.

L'aumento del 16,7% nell'export italiano verso la Cina nel 2023, come annunciato da Liu Kan, Console generale della Repubblica popolare cinese a Milano, sottolinea la dinamicità e la vitalità di questa partnership economica in crescita costante. L'apertura della Cina agli investimenti stranieri, come evidenziato da Liu Kan, offre ulteriori opportunità di crescita e cooperazione per le imprese italiane, creando un ambiente favorevole per l'espansione delle attività commerciali tra i due paesi. La partecipazione di eminenti rappresentanti cinesi come Wu Zhongqiong e He Shanjin durante il convegno ha sottolineato l'impegno delle province e delle città cinesi nel promuovere la collaborazione con l'Italia, concentrandosi principalmente sul settore del mobile, in cui entrambi i paesi vantano una solida tradizione e competenza.

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Tuttavia, il rapporto tra Italia e Cina non si limita alla sfera commerciale, ma si estende anche a settori chiave come l'istruzione e la ricerca, come dimostrato dalla crescente collaborazione tra istituzioni accademiche italiane e cinesi, come il Politecnico di Milano – rappresentato al convegno dal Prorettore Giuliano Noci - e l'Università di Xi'an Jiaotong. La tavola rotonda conclusiva del convegno ha messo in luce il ruolo cruciale delle PMI italiane nell'espansione e nell'internazionalizzazione dell'economia nazionale, evidenziando l'importanza del sostegno istituzionale per agevolare l'accesso ai mercati esteri. Settori emergenti come la blockchain e le tecnologie delle batterie elettriche presentano ulteriori opportunità di collaborazione e investimento, aprendo la strada a partnership innovative e orientate al futuro.

La fiducia reciproca e la comprensione culturale rimangono fondamentali per il successo di queste relazioni commerciali a lungo termine, come sottolineato dagli investitori che continuano a riconoscere il potenziale del mercato cinese nonostante le sfide e le incertezze attuali. Inoltre, l'espansione delle attività finanziarie italiane in Cina, come evidenziato da Azimut Group, riflette un crescente interesse verso i mercati finanziari cinesi e una volontà di sviluppare partnership strategiche e durature nel settore finanziario. In conclusione, il convegno ha evidenziato la rilevanza e il potenziale di una collaborazione commerciale più stretta e proficua tra Italia e Cina, incoraggiando un dialogo continuo e uno sforzo congiunto per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità offerte da questo rapporto bilaterale in continua evoluzione.

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