Kering ancora sotto i riflettori, Bluebell pronto a prendersi una quota. Rumor
L'onda d'urto provocata dal rimpasto dei vertici Kering si riflette nel mercato: il titolo vola in Borsa e chiude in rialzo del 7%. Nuovi rumors su Bluebell
Kering vola in Borsa dopo il riassetto manageriale: Bluebell pronto a prendersi una quota
Il vento di rivoluzione che ha investito il colosso del lusso francese non accenna a calare. Dopo l’eco dei cambi alla guida, con la nomina di Roberta Bellettini, - già presidente e CEO di Yves Saint Laurent da dieci anni – in qualità di Kering Deputy ceo, per dirigere lo sviluppo del brand del gruppo e quelle di Jean-François Palus e Jean-Marc Duplaix, ora spunta anche Bluebell Capital.
Reuters (e non solo) riportano infatti che il fondo di Giuseppe Bivona e Marco Taricco - di stampo nordamericano per l’ottica politica sociale - avrebbe acquisito una partecipazione nel gruppo diretto da François-Henri Pinault e starebbe già spingendo per stabilire un legame con Richemont (di cui ha acquisito una quota minima lo scorso luglio).
La mossa consentirebbe al duo di stakeholder di fare fronte comune “contro” il primato nel lusso di Lvmh. D’altro canto, aggiunge MF, il presidente di Richemont, Johann Rupert, ha dichiarato lo scorso maggio di aver cestinato due anni prima l’opportunità di una fusione con Kering.
Secondo gli addetti ai lavori – scrive Milano Finanza - il rimescolamento ai vertici di Kering andrebbe letto come un passo indietro di Francois-Henri Pinault, come segnale per allentare la pressione sul marchio Gucci, dopo la chiusura del contratto con Alessandro Michele e la nomina di Sabato De Sarno. In effetti, il contraccolpo del rimpasto del colosso del lusso francese non si è fatto attendere. Le azioni del colosso hanno avuto un’impennata non appena Bloomberg ha riferito dell’incontro con i dirigenti di Bluebell Capital.
Leggi anche: Rivoluzione in casa Kering: Bizzarri lascia Gucci, Bellettini viene promossa
Leggi anche: Moda, Barbie arriva nelle sale: parte la corsa “matta” dei fashion brand
Entrando nel dettaglio dell'operazione Bluebell, le indiscrezioni che circolano - riferisce Pambianconews – paventano una schiera di consulenti già “assoldati” dal gruppo francese per difendersi dalle “grinfie” dell’investitore attivista, già noto per aver inciso pesantemente su alcuni cambiamenti verificatisi in Glencore, Bayer, Vivendi, Danone e, di recente, anche Richemont.
Al momento il sentiment del mercato tira a favore del colosso francese - con Citi, Equita e Bernstein fiduciosi e Ubs neutrale - che ieri ha visto schizzare il titolo a Parigi chiudendo al rialzo di oltre il 7% e in mattinata ha visto un aumento dell’1,5%.
Ora è attesa la pubblicazione dei risultati del primo semestre (a fronte di un quadrimestre stellare che ha superato i 5 miliardi di euro di ricavi) prevista per il 27 luglio.