L'assegno unico non sarà più legato all'Isee
La ministra della Famiglia Roccella al Messaggero: "Finora penalizzate le famiglie numerose"
L'assegno unico non sarà più legato all'Isee
"In una prima fase transitoria si tratterà di rivedere alcuni criteri, soprattutto in ambito patrimoniale, per renderli più aderenti ai reali fabbisogni delle famiglie. Ma l'obiettivo di più ampia portata è sganciare la determinazione dell'assegno unico dall'Isee, farlo diventare uno strumento davvero universalistico". Lo ha detto la ministra della Famiglia Eugenia Roccella in un'intervista a 'Il Messaggero'.
Secondo la ministra "l'assegno unico è stato un'innovazione positiva. Ha però diversi difetti. Per esempio penalizza proprio le famiglie numerose, e non a caso le domande sono state meno del previsto. Stando all'Inps anche nella parte finale dell'anno la situazione non cambia. Nella manovra abbiamo dato un primo segnale. La strada è intrapresa e abbiamo già avviato il lavoro per correggere strutturalmente ciò che non va". Sull'assegno unico, aggiunge - "oltre agli incrementi già previsti, vorremmo dare se possibile fin da subito un ulteriore segnale di attenzione alle famiglie numerose, quelle con quattro figli e più, cosa che ovviamente dipenderà dalle verifiche di bilancio in Parlamento. Per il resto, è impossibile dare una tempistica visti i fattori internazionali che sfuggono al nostro controllo".
"Il nome del mio ministero - spiega poi Roccella - non è una serie di etichette: è un programma politico. L'abbinamento tra famiglia e pari opportunità è stato un'intuizione del presidente Mattarella, noi abbiamo aggiunto la natalità per chiudere il cerchio. C'è un problema di libertà femminile: secondo le indagini la maggioranza delle donne desidera due figli, ma poi ne fa al massimo uno, spesso nessuno. Oltre alle motivazioni economiche, ci sono quelle culturali: c'è un clima sempre meno favorevole alla genitorialità e si è persa l'idea del valore sociale della maternità. Oggi ci sono molte esperienze positive di welfare aziendale, ma bisogna coinvolgere tutti i soggetti in campo, sindacati, no profit, imprese. Con il Pnrr è stata inoltre avviata la certificazione di genere per le imprese e vorrei proporre alle aziende anche un codice deontologico in materia".
Assegno unico, Inps: da marzo a ottobre erogati 10,3 mld a famiglie per 9,4 milioni di figli
Da marzo a ottobre di quest'anno sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni unici per 10,3 miliardi di euro. La spesa relativa ai nuclei non percettori di RdC risulta pari a 9,8 miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa 5,6 milioni di richiedenti e 8,9 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità; gli importi medi mensili sono risultati pari a 233 euro per richiedente e a 145 euro per figlio. Lo comunica l'Inps nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale che contiene al suo interno anche i dati relativi all’Auu destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC).
Per i nuclei non percettori di RdC, circa il 47% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con Isee inferiore ai 15mila euro; circa il 20% dei figli, invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee. Per essi, con riferimento al mese di ottobre, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 euro (per chi non presenta Isee o supera i 40mila euro) a 195 euro per le classi di Isee fino a 15mila euro. Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, va da un minimo di 50 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40mila euro, ad un massimo di 175 euro per Isee fino a 15mila euro.
Sempre nel mese di ottobre, il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e per essi si osservano importi medi più modesti avendo livelli di Isee più elevato, mentre al Sud vi è una minore consistenza di beneficiari (34%) e per essi si osservano importi mensili mediamente più alti in relazione a livelli di Isee mediamente più bassi in queste aree: il valore minimo dell’importo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano, dove per ciascun figlio si ha un importo mensile pari a 133 euro ed il valore massimo, pari a 167 euro per ciascun figlio, si registra in Calabria.
Assegno unico, Baldassarre (Lega): "La proposta è a sostegno della natalità: bene così!"
"La proposta di sganciare l'assegno unico dall'Isee per renderlo uno strumento universalistico veramente a sostegno dei figli e per la natalità, avanzata oggi dal ministro Roccella, è sicuramente condivisibile ed è la direzione verso cui dobbiamo andare, per la quale combatto in Europa. Anche la revisione dei parametri patrimoniali nella fase transitoria è sicuramente benvenuta. Servono delle politiche che veramente favoriscono la natalità e il centrodestra ha la volontà di realizzarle". Così Simona Baldassarre, eurodeputata e Responsabile Dipartimento Famiglia della Lega.