L'Estetista Cinica non si ferma più, la società del marchio "VeraLab" ora vale 150 milioni di euro

Risistemata la quota di controllo della cassaforte a monte del gruppo

di Andrea Giacobino
Economia

L'Estetista Cinica non si ferma più

L’“Estetista Cinica” va alle grandi manovre per un gruppo di cosmesi che ormai vale quasi 150 milioni di euro. Infatti a quasi un anno di distanza dall’aver fatto entrare il fondo Peninsula nel suo gruppo che utilizza anche il marchio “VeraLab”, Cristina Fogazzi (bresciana, classe 1974) risistema la quota di controllo.

Qualche giorno fa la Fogazzi, che complessivamente aveva direttamente il 51% di Re-Forme, la cassaforte a monte del gruppo (e di cui Peninsula ha il 30%) ha “spostato” il 30% della sua quota detenuta personalmente all’interno della Cinica srl di cui ha il 100%.

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Così la Fogazzi è rimasta col 21% diretto di Re-Forme mentre ha spostato quel 30% varando un aumento di capitale della Cinica srl da 10mila euro a 110mila euro pari a quindi 100mila euro di valore nominale con un sovrapprezzo però di 44,92 milioni che corrisponde appunto alla quota del 30% di Re-Forme conferita per la sottoscrizione dell’aumento.

Il valore del conferimento è interessante perché significa, calcolatrice alla mano, che la Fogazzi valuta Re-Forme quasi 150 milioni cioè 20 milioni in più dei 130 milioni che fu la valutazione del gruppo meno di un anno fa quando, appunto, Peninsula sbarcò nel capitale. Il restante 19% del capitale di Re-forme fa capo e Mauro Marcolin, che ne è amministratore delegato.

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