La crisi dell'industria italiana non si placa: fatturato giù del 5,3%. Cresce la sfiducia tra i consumatori

Il fatturato industriale italiano è aumentato dello 0,5% mese su mese in ottobre. L’indice del clima di fiducia delle imprese è invece in aumento

di redazione economia
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Istat: a dicembre cala ancora la fiducia dei consumatori, sale quella delle imprese

A dicembre l'Istat rileva "segnali contrastanti" dagli indicatori di opinione degli operatori economici: infatti per il terzo mese di fila l’indice del clima di fiducia dei consumatori flette passando da 96,6 a 96,3; invece, l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese è stimato in aumento (da 93,2 a 95,3), tornando ad aumentare dopo due mesi consecutivi di calo. Tra i consumatori, continua l'istituto, si evidenzia un peggioramento soprattutto delle attese sulla situazione economica del Paese e di quelle sulla disoccupazione, che si riflette in un calo del clima economico (da 97,8 a 96,1) e di quello futuro (da 93,8 a 93,3). Invece, Il clima personale registra un lieve aumento (da 96,2 a 96,4) e il clima corrente rimane sostanzialmente stabile (da 98,7 a 98,6).

Quanto alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce nell’industria (nella manifattura cala da 86,5 a 85,8 e nelle costruzioni flette da 101,5 a 100,9) mentre aumenta nei servizi, seppur con intensità diverse tra i comparti: in particolare, l’indice sale decisamente nei servizi di mercato (da 93,9 a 99,6) mentre nel commercio al dettaglio registra un incremento marginale (l’indice passa da 106,8 a 106,9). Circa le componenti degli indici di fiducia del settore industriale, nella manifattura migliorano solo le attese di produzione e nelle costruzioni peggiorano entrambe le variabili.Nel comparto dei servizi di mercato, l'Istat osserva un’evoluzione positiva di tutte le componenti dell’indicatore; invece, nel commercio al dettaglio i giudizi sulle vendite migliorano ma le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo e le attese sulle vendite diminuiscono.

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Industria: Istat, a ottobre fatturato +0,5% su mese, calo annuo del 5,3%

Per ottobre l'Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti in termini congiunturali dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume. Si registrano incrementi sul mercato interno (+1,7% in valore e +1,6% in volume) e flessioni sul mercato estero (-1,6% in valore e -0,4% in volume). Per il settore dei servizi, si osserva un aumento del 2,0% in valore e dell’1,3% in volume, con dinamiche positive nel commercio all’ingrosso (+2,8% sia in valore sia in volume) e negli altri servizi (+1,1% in valore e +0,9% in volume).Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a ottobre un aumento congiunturale per i beni di consumo (+2,3%), una sostanziale stazionarietà per i beni strumentali e per quelli intermedi (rispettivamente +0,1% e -0,1%), mentre risulta in diminuzione l’energia (-2,9%).

Su base annua il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra una flessione sia in valore (-5,3%) sia in volume (-3,8%), sintesi di diminuzioni del 4,0% sul mercato interno (-3,3% in volume) e del 7,7% su quello estero (-4,9% in volume). Gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano un incremento tendenziale per i beni di consumo (+3,1%), mentre si osservano flessioni più marcate per l’energia (-24,1%) e i beni strumentali (-11,0%) e più contenute per i beni intermedi (-3,6%).

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