La crisi economica è arrivata: l'indice Pmi dell'Eurozona crolla
La debole domanda inoltre riflette un nuovo aumento della giacenza dei prodotti finiti in Italia
Crollo del settore manifatturiero in Europa: è arrivata la crisi
Il settore manifatturiero dell'eurozona ha continuato a contrarsi sempre più ad inizio del quarto trimestre, con la produzione e i nuovi ordini in calo a tassi raramente superati durante i 25 anni di raccolta dati del Pmi. Anche le esportazioni sono diminuite drasticamente, con l’incertezza geopolitica, l’inflazione alta e le più deboli condizioni economiche che hanno pesato sulla spesa dei clienti esteri.
Con i requisiti della produzione in rapida contrazione, i produttori dell’eurozona hanno ridotto i loro acquisti di beni al tasso più veloce da maggio 2020. L’ultima indagine ha registrato un nuovo calo della pressione sulla catena di distribuzione a seguito della maggiore capacità disponibile presso i fornitori. Allo stesso tempo, dopo aver subito una lieve accelerazione a settembre, ad inizio del quarto trimestre diminuisce la pressione sui prezzi. Detto questo, il tasso dei prezzi di vendita e quello dell’inflazione dei costi sono rimasti storicamente elevati.
Per il quarto mese consecutivo, ad ottobre l'indice S&P Global Pmi per il Settore Manifatturiero dell’Eurozona ha registrato un valore inferiore alla soglia non cambiamento di 50.0, segnalando una forte contrazione delle condizioni del settore manifatturiero. Attestandosi a 46.4, l’indice principale è calato da 48.4 di settembre e ha raggiunto il livello minimo da maggio 2020.
Italia, peggior crollo dalla primavera 2020
Ad ottobre la produzione manifatturiera dell’Italia ha continuato a riportare una decisa contrazione. Il calo di fatto ha preso vigore a causa del più veloce crollo della produzione manifatturiera e dei nuovi ordini dall'apice della pandemia registrato nella primavera del 2020. La debole domanda inoltre riflette un nuovo aumento della giacenza dei prodotti finiti. Le aziende campione hanno di conseguenza ridotto i loro acquisti al tasso più veloce in oltre due anni. La minore domanda ha causato l'ennesima riduzione delle pressioni inflazionistiche.
L'indice destagionalizzato S&P Global Pmi (Purchasing Managers' Index) del settore manifatturiero italiano è diminuito da 48.3 di settembre e ha raggiunto ad ottobre 46.5, mostrando il quarto deterioramento mensile consecutivo delle condizioni manifatturiere e a un tasso che è stato il maggiore da maggio 2020.
La forte contrazione di ottobre è stata causata dal nuovo, e più veloce, calo della produzione e dei nuovi ordini. La produzione manifatturiera si è contratta per il quarto mese consecutivo, e secondo le aziende campione la causa è attribuibile alla debole domanda da parte dei clienti, collegata in parte ai più alti prezzi di vendita. Il tasso di contrazione è accelerato leggermente da settembre ed è stato il più alto da aprile 2020.