Andare in spiaggia? Serve un mutuo: prezzi folli per lettino e ombrellone

Il prezzi sono aumentati del 5% rispetto all'anno scorso. Una giornata al mare costa anche 200 euro. Senigallia è la meta meno cara

di Redazione Economia
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Altroconsumo ha analizzato 211 stabilimenti balneari in 10 località turistiche. Per la prima fila nella settimana dal 4 al 10 agosto si arriva in media a 226 euro

L'estate è ormai alle porte e milioni di italiani si preparano alle ferie. Data la situazione economica generale dovuto al carovita in molti sperano di spendere il meno possibile per le proprie vacanze. Come ogni anno Altroconsumo ha pubblicato la propria indagine sul costo di un ombrellone e lettino analizzando 221 stabilimenti balneari in 10 località balneari (Lignano, Rimini, Senigallia, Viareggio, Palinuro, Alassio, Gallipoli, Alghero, Taormina e Giardini Naxos, Anzio).

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Come da previsione si registra un aumento del prezzo del 5% rispetto al 2023. Nello specifico Altroconsumo ha interpellato gli stabilimenti sui costi per le prime quattro file nella settimana dal 4 al 10 agosto 2024. La prima fila in media costa 226 euro. La spesa poi va via scendendo fino a 186 euro per la quarta fila. A Lignano, Taormina e Giardini di Naxos non si registrano aumenti. Rincari invece a Alghero e Gallipoli (2%), Alassio, Anzio e Palinuro (3%), Rimini (4%) e Viareggio (5%). Il prezzo è aumentato di più a Senigallia (8%), che resta comunque la località più economica per Altroconsumo.

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L'associazione sottolinea che per avere prezzi più bassi "servirebbe, quindi, più concorrenza. In questi giorni si dibatte molto sulla questione delle concessioni balneari. Il sistema di rilascio dei permessi per gli stabilimenti balneari privati deve essere riorganizzato in tempi stretti, attraverso nuovi bandi di gara".

"Nell’attesa che ciò avvenga  - continua Altroconsumo - a pagare sono i consumatori, perché questa situazione di stallo, con le concessioni che restano in mano agli stessi operatori, si ripercuote sul prezzo di lettini e ombrelloni, ogni anno più costosi ed elitari. È importante quindi arrivare presto a una riforma del settore ‘spiagge’, per questo Altroconsumo ha lanciato la petizione per avere spiagge aperte anche a nuovi proprietari e prezzi contenuti, alla portata di tutti".