Labriola: "Tim cambia pelle: ceduta la rete spazio a innovazione e servizi"

Telecom vuole concentrarsi sull'innovazione tecnologica e servizi, suddividendo la società in due divisioni chiave: Consumer e Enterprise

di Redazione Economia
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Tim, ecco come sarà la società dopo la cessione della rete

In una rivoluzionaria trasformazione di posizionamento, messaggi e struttura aziendale, Telecom Italia (TIM) è pronta ad abbracciare un futuro innovativo sotto la guida del suo amministratore delegato, Pietro Labriola. La società non si occuperà più della gestione della rete fissa, ma la utilizzerà come gli altri operatori, focalizzandosi sulla fornitura di servizi avanzati ai clienti. Labriola, già direttore generale e artefice del rilancio di TIM Brasil, è ora al timone del cambiamento e annuncia la sua strategia in un'intervista a Repubblica. TIM lancerà a gennaio la sua nuova app, progettata per essere user-friendly e offrire una vasta gamma di servizi. La società mira a fornire servizi cloud, Internet delle cose (IoT) e sicurezza informatica a imprese e comuni. In un'iniziativa audace, TIM sta affrontando il tema del gender gap attraverso la campagna "La parità non può aspettare", con messaggi chiari basati su dati, come la proiezione che la parità di genere sarà raggiunta solo nel 2155.

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Ceduta la rete fissa, TIM prevede di concentrarsi sull'innovazione tecnologica e servizi, suddividendo la società in due divisioni chiave: Consumer e Enterprise. La divisione Consumer si concentrerà sulla leadership nel mercato retail, mentre la divisione Enterprise offrirà servizi alle imprese, alla Pubblica amministrazione e alle grandi aziende. In un'ottica di responsabilità sociale, TIM sta affrontando attivamente il tema della violenza sulle donne. Collaborando con l'associazione DonneXStrada, i negozi TIM si trasformeranno in "Punti Viola" per offrire assistenza alle donne in pericolo. La società ha anche sviluppato un'app chiamata Woman Plus, che raccoglie offerte di lavoro riservate alle donne, promuovendo l'indipendenza economica come chiave per ridurre il gender gap.

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Internamente, TIM ha cambiato la composizione dei consigli di amministrazione, portando la partecipazione delle donne oltre il 40%. La società è impegnata a raggiungere obiettivi economico-finanziari che includono il potenziamento del ruolo manageriale delle donne e l'azzeramento del gender pay gap. La cessione della rete fissa è parte di una "rivoluzione" aziendale che consentirà a TIM di focalizzarsi sui clienti e sull'innovazione. La società prevede di presentare a marzo un piano strategico e industriale che ridarà respiro al gruppo, sottolineando che non sarà più un piano di sopravvivenza ma di crescita accelerata.

Con un piano finanziario solido dopo la cessione della rete, TIM è pronta a esplorare opportunità di crescita, comprese acquisizioni. Labriola ha dichiarato che la politica dei dividendi potrebbe diventare possibile nel futuro, mentre la struttura finanziaria rafforzata consentirà a TIM di valutare diversi percorsi strategici. Il processo di cessione della rete comporterà la divisione dei dipendenti, con 20.000 che si trasferiranno alla nuova società NetCo, responsabile della gestione della rete, e i rimanenti 16.000 che saranno divisi tra le divisioni Enterprise e Consumer. Il futuro di TIM sembra promettente, con una chiara visione di responsabilità sociale e impegno verso l'innovazione. A marzo, la società presenterà un piano che ridefinirà il suo percorso, aprendo la strada a una nuova era di crescita e successo.

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