Guerra, spiragli di trattative Mosca-Kiev: Ue chiude positiva, Milano fa +0,7%
I listini sembrano credere alle aperture del presidente russo Putin, mentre a Versailles l'Europa si prepara a mandare il quarto pacchetto di sanzioni
Borse, a infondere maggiore ottimismo anche i dati sull'economia della Gran Bretagna, rimbalzata dello 0,8%
Le Borse europee chiudono in rialzo un'altra seduta all'insegna della volatilità, dovuta al conflitto in Ucraina. I listini hanno infatti iniziato la giornata il lieve aumento, poi sono diventati misti, quindi sono rimbalzati dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che "ci sono stati alcuni positivi cambiamenti nei negoziati sull'Ucraina" e infine hanno limato i guadagni. Francoforte è la migliore con il Dax che sale del'1,33% a 13.620,71 punti; seguono Madrid che avanza dello 0,95% a 8.145,71 punti e Parigi a +0,85% con 6.260,25 punti. Milano termina a +0,80% e Londra a +0,79% a 7.155,22 punti.
In particolare, a Piazza Affari, tra i titoli a maggior capitalizzazione, maglia rosa a Leonardo (+11,5% a 9,132 euro), dopo conti e guidance oltre attese, seguita da Iveco (+5,14%) e Tim (+4,83%), in attesa del cda di domenica su KKR.
Sul fronte delle materie prime, è in recupero il prezzo del petrolio dopo una iniziale debolezza, con il Brent a 113 dollari al barile e il Light Crude Wti a 109 dollari, mentre ritraccia l'oro che scende sotto quota 2.000 euro l'oncia. In lieve rialzo alla Borsa di Amsterdam il gas a 133 euro al Mwh. Sul fronte dei cambi, l'euro è in calo sul dollaro tornando sotto 1,10.
I listini sembrano quindi credere alle aperture del presidente russo, mentre al Consiglio europeo informale a Versalles la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che "e' in arrivo un quarto pacchetto di sanzioni che isolera' ancora di piu' la Russia dal sistema economico globale e aumentera' il costo per Putin dell'invasione dell'Ucraina".
L'attenzione dei mercati resta concentrata quindi sulla guerra ma senza perdere mai di vista l'inflazione e le scelte delle banche centrali: gli investitori sono stati rassicurati dalle parole di Christine Lagarde ha ieri ha affermato che la Bce "adottera' tutte le misure necessarie" per proteggere l'Eurozona dalle ricadute del conflitto in Ucraina e da l balzo dei prezzi dell'energia. A infondere maggiore ottimismo anche i dati sull'economia della Gran Bretagna, rimbalzata dello 0,8% a gennaio dopo un calo dello 0,2% a dicembre, a seguito della cancellazione delle restrizioni legate al coronavirus.
Chiusura in calo anche per lo spread tra BTp e Bund. Dopo l'effetto delle comunicazioni della Bce di ieri e l'ampliamento del differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005436693) e il pari scadenza tedesco, oggi lo spread ha parzialmente recuperato terreno ed ha terminato la seduta a quota 157 punti base dai 162 punti segnati ieri in chiusura. In lieve calo anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato un'ultima posizione all'1,87% dall'1,92% dell'ultimo closing.
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