Decollano le compagnie low-cost: Ryanair leader dei cieli europei, Ita deve reinventarsi per tenere testa alla concorrenza
Easyjet, WizzAir, Vueling, Volotea e Ryanair: il settore delle low-cost domina il mercato aereo europeo con ricavi record
Le compagnie aeree low cost volano alto e conquistano il mercato
Il settore delle low-cost sta vivendo una fase di forte ripresa dopo gli anni difficili della pandemia, e lo provano i risultati record di EasyJet. La britannica ha infatti chiuso l'anno con un utile netto di 452 milioni di sterline, un fatturato di 8,17 miliardi di sterline, e in crescita di quasi il 40% rispetto allo scorso anno, spinta da un aumento della capacità e del numero di passeggeri, ma anche dalla gestione dei costi. Easyjet spicca il volo e recupera quindi le perdite che si era portato a casa negli anni precedenti.
Ma nel contesto più ampio delle low-cost, EasyJet non è l'unica a volare ad alta quota. Ryanair, per esempio, rimane comunque leader del mercato europeo con una performance alquanto eccezionale: nel 2023 la compagnia irlandese ha generato ricavi superiori ai 13 miliardi di euro e un utile di 2,1 miliardi, decisamente più alto rispetto a quello delle altre low-cost. Oltretutto, nonostante Ryanair ricavi meno per passeggero rispetto a EasyJet e Wizz Air, il suo margine di profitto per cliente è di gran lunga superiore. Questo si deve principalmente alla mirata capacità della compagnia di contenere i costi.
Wizz Air, dal canto suo, ha registrato un aumento del 50% nel numero di passeggeri dal 2019, ma non ha ottenuto gli stessi margini di profitto di Ryanair. La compagnia aerea ungherese ha chiuso l'anno fiscale 2023-24 con utile di quasi 366 milioni di euro e un fatturato a 5,07 miliardi, con un incremento del 30% rispetto al precedente anno. Inoltre, l'azienda ha incrementato l’offerta di voli, ma con un tasso di riempimento relativamente più basso rispetto ai suoi concorrenti, influendo sui profitti. Un fattore, questo, alquanto cruciale nelle low-cost, perché anche se la crescita dei passeggeri è fondamentale, l’efficienza nel riempire i voli è altrettanto importante per mantenere i margini alti.
Poi seguono Volotea e Vueling, le due compagnie aeree spagnole. La prima nei primi nove mesi del 2024 ha registrato 34 milioni di euro di utile operativo (ebit). Fino a settembre, le vendite hanno raggiunto i 640 milioni di euro, con un aumento del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Vueling, indicata come la low-cost più puntuale del 2024, vola ancora più in alto perché ha chiuso l’ultimo trimestre del 2023 con utile operativo a 282 milioni di euro, e un fatturato di 1.081 milioni di euro.
In generale, le low-cost stanno giocando un ruolo sempre più centrale nei cieli europei, soprattutto in Italia, dove oltre il 70% dei voli sono operati da vettori “no frills”. Prezzi competitivi e una rete di collegamenti capillare, sono i capisaldi che hanno reso il volo aereo accessibile a un numero sempre maggiore di persone. E se da una parte le compagnie legacy come Lufthansa e Air France-KLM hanno recuperato lentamente, a causa degli elevati debiti accumulati durante la pandemia, le low-cost sono uscite dalla crisi più forti di prima.
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Nel caso di ITA Airways, la situazione è più complessa. La compagnia italiana, che opera principalmente su rotte domestiche ed europee, deve confrontarsi con la concorrenza di compagnie low-cost che, grazie ai costi contenuti e alla maggiore flessibilità, riescono a offrire biglietti a prezzi più competitivi. Per ITA, quindi, potrebbe essere necessario ripensare il proprio modello operativo per affrontare una competizione sempre più agguerrita, puntando magari su segmenti di mercato che le compagnie low-cost faticano a coprire, come le rotte intercontinentali, che offrono margini più elevati. Nonostante ciò il gruppo ha chiuso i primi sei mesi del 2024 con ricavi a 1,4 miliardi (300 milioni in più dello stesso periodo 2023).