Leonardo, Cingolani si prende tutto: Ad e anche Dg. Pieni poteri dalla Meloni

L'ex ministro, nel cda di oggi a porte chiuse, prenderà il controllo totale del colosso delle armi. Ecco cosa c'è dietro a questa mossa politica

Redazione
Cingolani durante il Consiglio Energia informale a Praga
Economia

Leonardo, Cingolani e quel potere spropositato nel colosso delle armi

Roberto Cingolani si sdoppia, nel cda di oggi di Leonardo l'ex ministro sarà nominato non solo amministratore delegato ma anche direttore generale. Nell'assemblea dei soci, che un po' a sorpresa si terrà a porte chiuse, l'ex ministro prenderà con ogni probabilità il controllo totale dell'azienda di armi. Verrà infatti eletto - si legge sul Fatto Quotidiano - il nuovo cda e l'ex titolare della Transizione Ecologica, scienziato assai distante dal settore dell'industria aerospaziale e della difesa (e con diversi dubbi sull'incompatibilità visto che non sono passati 12 mesi dal suo ruolo nel governo Draghi), non solo riceverà l'incarico da ad come da indicazione del governo Meloni, ma potrebbe addirittura essere nominato anche Direttore generale. Se Cingolani è a digiuno di Difesa, l’ex Finmeccanica (di cui lo Stato ha il controllo con il 30% del capitale) invece cresce nel settore.

Ormai - prosegue il Fatto - ha abbandonato il comparto civile (dall'automazione alla robotica) in favore del comparto militare il cui fatturato è passato dal 68 all'83% del totale tra il 2017 e il 2022 (nel 2013 era pari al 49,6%). In quest’ottica è ancor più singolare che Cingolani possa ricoprire sia la carica di Ad che di Dg, come nell'era di Mauro Moretti (con tanto di maxi buonuscita se dovesse essere licenziato prima della scadenza del mandato di tre anni) prendendosi anche quella che dovrebbe andare, in un'ottica di compromesso con il ministro della Difesa Crosetto, a Lorenzo Mariani, esperto manager interno, che assumerebbe quindi il ruolo di condirettore generale.

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