Leonardo Maria Del Vecchio, la gelosia e i dossieraggi da operetta
In questa intricata vicenda di dossieraggi e intercettazioni, appare evidente che Del Vecchio abbia chiesto alcuni servizi per una banale storia di gelosia e tradimenti
Leonardo Maria Del Vecchio
Leonardo Maria Del Vecchio, la gelosia e i dossieraggi da operetta
In questa intricata vicenda di dossieraggi e intercettazioni, ancora tutta da chiarire e raccontare, c’è chi ne esce con - al più - la patente di ingenuo: a mano a mano che passano i giorni, appare evidente che Leonardo Maria Del Vecchio abbia chiesto alcuni servizi per una banalissima storia di gelosie e tradimenti. Tra l’altro, un tentativo di controllo sul telefono della ormai ex fidanzata Jessica Sarfati che non è neanche andato a buon fine, visto che gli “spioni” hanno cercato sul sito di Salvatore Aranzulla il modo più corretto per hackerare un iPhone e, non riuscendoci, hanno fabbricato delle chat fasulle.
Dunque Del Vecchio non è un pericoloso manipolatore o un hacker, né tantomeno qualcuno alla ricerca di informazioni per diventare ancora più ricco (lui che lo è già) ma semmai un giovanotto preso per il naso dagli hacker. Ha cercato di controllare la fidanzata che temeva lo tradisse e si è ritrovato coinvolto in una vicenda enorme.
Oltretutto, il suo filone di indagine mostra dei furfanti da operetta più che una centrale informativa a pieno regime. Gente che non è più in grado di navigare sui telefoni altrui di quanto non lo sia il proverbiale cugino che viene chiamato in causa ogni volta che una PMI deve rifare il sito aziendale. Ecco, come spesso succede in queste indagini che nascono come tsunami e spesso si scoprono placide onde del mattino, così l’eco mediatica intorno al figlio del patron di Luxottica tornerà a spegnersi rapidamente, una volta acclarato che non di manipolazione, ma di gelosia, si trattò. E tra l’altro: se l’investigatore resta ancora un mestiere legale, sta poi al professionista accertarsi di non usare mezzi che travalicano i limiti del consentito. Insomma, attendiamo che le indagini procedano e facciano luce su ogni aspetto, ma certo alcuni nomi - è già evidente - usciranno rapidamente dai dossier più caldi.
Infine non va dimenticato che proprio Leonardo Maria Del Vecchio, insieme alla madre Nicoletta Zampillo, è stato oggetto di dossieraggi falsi riconducibili alla cosiddetta Squadra Fiore. E addirittura di pedinamenti sotto casa del figlio del patron di Luxottica, in una delle vie più belle di Milano. Insomma: altro che spietato spione. Del Vecchio in questa storia è due volte parte lesa. Ma il tempo è galantuomo.