Lusso, altro che crisi e inflazione. È boom di richieste di immobili: +9%

Il mercato immobiliare di lusso non conosce crisi e continua a crescere e si accorciano i tempi di vendita. Lo stock di immobili italiani sfiora i 48 miliardi

di Redazione Economia
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Immobili di lusso, il segmento rappresenta il 2,3% del mercato italiano

Di pari passo con la domanda delle nuove costruzioni a Firenze va quella di immobili di pregio, che registra un aumento del +9% (2022) rispetto al pre-Covid. L’offerta complessivamente cresce tanto che il segmento rappresenta ormai il 2,3% del mercato complessivo in Italia. Parallelamente scendono i tempi di permanenza sul mercato – di norma più lunghi rispetto agli immobili standard – che si accorciano di ben due mesi e fanno registrare un Time to sell di 6,7 mesi.

Questi alcuni dei risultati emersi nel nuovo Osservatorio del mercato residenziale di lusso in Italia realizzato da Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, in partnership con LuxuryEstate.com, portale internazionale leader negli immobili di lusso. L’analisi è stata effettuata mantenendo i tre diversi livelli di prestigio individuati: Extra, Large e Small, che esplicitano le possibili combinazioni di superficie, prezzo al metro quadro e prezzo totale degli immobili su tutto il territorio italiano.

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Sulla fotografia che emerge, Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it ha commentato: I numeri raccontano come l’Italia sia una nazione articolata e complessa: non è possibile semplificare riducendo gli immobili di lusso a quelli che superano un dato valore monetario né si può identificare un comune andamento di mercato”. 

Osservatorio Immobiliare.it: tutti i dati sul mercato residenziale di lusso

Dal punto di vista della distribuzione territoriale, arriva la conferma che quasi il 90% del mercato complessivo del lusso si concentra nel Nord e nel Centro del Paese, e, coerentemente con questo dato, il podio delle zone dove si trovano gli stock di maggior valore vede in prima posizione Milano, con 6,06 miliardi di euro, seguita da Roma, 4,50 miliardi di euro, e, a chiudere, la Versilia, con 3,47 miliardi di euro. In quarta posizione si piazza poi la Riviera Ligure, con uno stock dal valore complessivo di 2,87 miliardi.

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Nel dettaglio della distribuzione geografica, il 36% si trova nell’area di Nord-Ovest, mentre a breve distanza troviamo il Centro, con il 34%. Staccata di molto, la terza area con più stock di immobili di lusso è quella del Nord-Est, che raccoglie il 18% del totale. In coda si trovano il Sud, con il 7% e le Isole con il 5%. Complessivamente, il mercato residenziale tradizionale ha registrato una variazione positiva del 13% rispetto al pre pandemia.

Non altrettanto positivo è il dato sul Time on market – ossia l’età media degli annunci ancora presenti sul portale – è invece di 10 mesi, 2,5 in più rispetto a quello caratterizzante il mercato tradizionale. Oltre 2 mesi in meno, però, rispetto ad inizio 2019.

Lo stock di tutti gli immobili di lusso italiani complessivamente sfiora i 48 miliardi, con una crescita negli ultimi anni che lo proietta sempre più verso a quota 50.

Le ville di lusso sono però quelle dove si concentra la maggior parte del valore: 27,8 miliardi a fine 2022, in crescita dell’8% rispetto a un anno prima, contro i 20,1 miliardi degli appartamenti.

 

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