Lvmh, Arnault dribbla guerra e Covid: nel 2022 ricavi record oltre 79 mld
Il colosso del lusso mondiale archivia il 2022 con una crescita a doppia cifra: i ricavi sfiorano gli 80 miliardi, l'utile netto sale a quota 14,1 mld di euro
Lvmh, il colosso della moda archivia guerra e pandemia: i dati 2022
Lvmh, il colosso del lusso mondiale a cui fa capo la famiglia Arnault, non conosce crisi e soste. Anche il 2022 segna un record di ricavi: il gruppo che, oltre ai membri fondatori Louis Vuitton, Moët et Chandon e Hennessy, ingloba dentro sè marchi dal calibro di Dior, Tiffany, Fendi e Kenzo, cresce a doppia cifra, lasciandosi alle spalle tensioni geopolitiche e crisi pandemica.
Nel dettaglio, il fatturato di Lvmh nel 2022 sale a 79,2 miliardi di euro e l'utile da operazioni ricorrenti raggiunge quota 21,1 miliardi di euro: entrambi in aumento del 23% rispetto al 2021. L'utile netto è stato di 14,1 miliardi di euro, in aumento del 17% rispetto al 2021. E il flusso di cassa libero operativo ha superato i 10 miliardi di euro.
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Tutti i settori di attività, si legge nella nota, hanno registrato una significativa crescita organica dei ricavi. Moda e pelletteria, in particolare, hanno raggiunto livelli record, con una crescita organica dei ricavi del 20%. Gli utili da operazioni ricorrenti si sono attestati a 21,1 miliardi di euro, in aumento del 23% e il margine operativo è rimasto allo stesso livello del 2021. In forte crescita Europa, Stati Uniti e Giappone, che beneficiano della forte domanda dei clienti locali e del ripresa dei viaggi internazionali. L'Asia è rimasta stabile nel corso dell'anno a causa degli sviluppi dell'emergenza sanitaria in Cina.
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Lvmh, Arnault: "Il 2023 s'avvia con fiducia, con l'occhio vigile alle incertezze"
"Avviamo il 2023 con fiducia, ma rimanendo vigili a causa delle attuali incertezze", ha commentato il presidente e ammistratore delegato del gruppo di moda Lvmh, Bernard Arnault, dopo la diffusione dei dati 2022. "La nostra performance illustra l'eccezionale appeal delle nostre maison e la loro capacità di creare desiderio in un anno condizionato da fattori economici e sfide geopolitiche", ha affermato Arnault.
"Il gruppo ha registrato ancora una volta una significativa crescita dei ricavi e degli utili. La nostra strategia di crescita, basata sulla natura complementare delle nostre attività, nonché sulla loro diversità geografica, incoraggia l'innovazione e la qualità delle nostre creazioni, l'eccellenza della loro distribuzione e aggiunge un valore culturale e storico dimensione grazie al patrimonio delle nostre maison", ha aggiunto Arnault.
Quanto al futuro, ha concluso il Ceo, "contiamo sulla desiderabilità delle nostre maison e sull'agilità dei nostri team per rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mercato globale del lusso e sostenere il prestigio della Francia in tutto il mondo".